Venerdì 19 Aprile 2024

Prevenzione antisismica: cosa ci insegna il terremoto che ha colpito Turchia e Siria

Sicurezza / Le soluzioni inutilizzate che l'Italia ha a disposizione

Oggi 12 milioni di edifici in Italia sono ancora a rischio sismico

Oggi 12 milioni di edifici in Italia sono ancora a rischio sismico

Il terribile terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha reso nuovamente attuale il tema della prevenzione antisismica, soprattutto in un Paese come il nostro colpito 20 volte per secolo da simili cataclismi. La Rete Professioni Tecniche ha sottolineato l'urgenza della situazione, dal momento che, nonostante i 26 miliardi di danni causati dal sisma del 2016, il Piano di Prevenzione non ha compiuto passi in avanti particolarmente significativi: “Oggi oltre 12 milioni di edifici in Italia risultano a rischio sismico. Esso è stato successivamente più volte aggiornato, anche per i contributi di numerose altre associazioni ed enti pubblici interessati, e migliorato al fine di mettere in sicurezza il nostro costruito in un periodo medio-lungo, ma purtroppo ad oggi non ha visto una significativa ed efficace attenzione da parte delle istituzioni. Non si comprende perché nelle compravendite di unità immobiliari sia obbligatoria la certificazione energetica, e non si pensi che sia maggiormente necessaria la classificazione sismica”, l'allarme lanciato, facendo riferimento al Fascicolo del fabbricato, uno strumento che permetterebbe di conoscere nel dettaglio la qualità degli edifici, gli interventi di manutenzione e la classificazione sismica delle case. Preoccupazioni condivise dal Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni: “In Italia dovrebbero cambiare le norme tecniche di costruzione. Eppure, costruire nuove case in grado di resistere a eventi forti potrebbe avere un aumento di costo molto contenuto”. Una tesi confermata anche dal Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri Angelo Domenico Perrini: “Numerosi rapporti del nostro Centro Studi hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, che i costi economici della prevenzione sono certamente inferiori a quelli delle varie ricostruzioni. Senza contare che la prevenzione consente di salvare migliaia e migliaia di vite umane, risparmiando alle famiglie e al Paese intero insopportabili lutti”.