Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Museo Egizio di Torino si rinnova entro il 2024

Progetto / A occuparsi del restauro lo studio olandese OMA

I lavori saranno ultimati in occasione del Bicentenario del museo

I lavori saranno ultimati in occasione del Bicentenario del museo

OMA, studio internazionale di architettura, si è aggiudicato il concorso per la trasformazione del Museo Egizio di Torino. Il progetto è stato guidato da David Gianotten e Andreas Karavanas. L’idea vincitrice ha proposto la creazione di un cortile interno coperto su piazza Egizia e di una serie di stanze urbane tra loro collegate, che hanno lo scopo di integrare nuovamente il museo con la rete di spazi pubblici torinesi. Fondato nel 1824 ed ospitato nel Collegio dei Nobili, il Museo Egizio ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di carattere architettonico, che hanno portato ad una quasi totale chiusura delle aree pubbliche al resto della città. OMA prova a reintrodurre questa relazione dimenticata, aprendo lo spazio culturale a tutti. Il design è definito da 6 “stanze urbane” con una scala e una funzione unica. Al piano interrato trova posto il Giardino Egizio, uno spazio per eventi e apprendimento. La vittoria del team olandese ha sbaragliato una concorrenza di un certo calibro, della quale facevano parte i progetti di Kengo Kuma, Pininfarina, Carlo Ratti. Snøhetta. Oltre 400 le idee presentate al concorso, provenienti da 14 nazionalità. I lavori saranno ultimati entro il 2024 in occasione del Bicentenario del museo.