All’elettronica di consumo sarà applicata l’etichettatura energetica

monrif.page.ilgiorno.speciali.ambientesostenibilita

Varato il nuovo pacchetto Economia Circolare da parte della Commissione Europea. Il progetto normativo si compone di un insieme di misure per rendere sia la produzione che i beni di consumo meno impattanti sull’ambiente e anche meno costosi per i cittadini. L’obiettivo di Bruxelles è quello di disaccoppiare l’economia comunitaria dalla dipendenza energetica e delle risorse, promuovendo un consumo sostenibile basato su prodotti più durevoli, più facili da riciclare e riparabili, mettendo fine all’obsolescenza programmata. La Commissione Europea, inoltre, ha adottato una misura, al momento transitoria (il nuovo regolamento deve ancora entrare in vigore), relativa all’ecodesign e all’etichettatura energetica 2022 – 2024, dedicata all’elettronica di consumo (smartphone e tablet) e ai pannelli solari, ai corpi riscaldanti a bassa temperatura e ai caricabatterie per veicoli elettrici. Questo piano di lavoro è finalizzato alla copertura dei nuovi prodotti collegati all’energia e all’aggiornamento di quelli già regolamentati.  Al via il passaporto digitale dei prodotti Strumenti / Il dispositivo tiene traccia delle sostanze problematiche Definita dall’esecutivo UE anche una nuova strategia per i tessili sostenibili e circolari. Entro il 2030 i prodotti tessili immessi nel mercato dell’Unione Europea dovranno essere duraturi, riciclabili, ottenuti da fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti rispettando i diritti sociali dei lavoratori e dell’ambiente. Il documento elenca misure concrete riguardanti i requisiti di una progettazione ecocompatibile, informazioni più chiare, un regime obbligatorio di responsabilità estesa del produttore, i servizi di riutilizzo e riparazione, interventi per contrastare il rilascio involontario di microplastiche e la garanzia dell’accuratezza relativa alle dichiarazioni ecologiche. Novità assoluta il passaporto digitale, una vera e propria carta di identità del bene prodotto che, oltre a semplificare la riparazione e il riciclo, consente di tenere traccia delle sostanze problematiche lungo la catena di approvvigionamento. Per avere informazioni sui prodotti, potrebbero anche essere utilizzate le “classi di prestazione”, per esempio dalla A alla G, esattamente come avviene per le etichette energetiche. Assieme ai tessili, la Commissione Europea desidera ampliare ulteriormente la gamma dei prodotti regolamentati, come i mobili, i materassi, gli pneumatici, i detersivi, le vernici e i lubrificanti oltre a prodotti intermedi come ferro, acciaio e alluminio (esclusi, al momento, dalla regolamentazione, il settore dei mangimi, dei medicinali e degli alimenti).  Fast fashion Capi invenduti che diventano rifiuti Il nuovo pacchetto Economia Circolare consente ai cittadini dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea di risparmiare energia e di adottare un nuovo stile di consumo basato sulla riparazione e non sulla sostituzione di un prodotto rotto, facendo scelte ambientali consapevoli quando devono acquistare, per esempio, un nuovo elettrodomestico o un nuovo abito. Nel caso del settore moda, ricordiamo infatti la rivoluzione generata dal fast fashion, le cui grandi catene, anche se non tutte, stanno operando modifiche radicali con l’immissione sul mercato di linee green ottenute da tessuti riciclati. In alcuni casi, però, i capi no green restano nelle vetrine online solo qualche mese, con il risultato che quelli invenduti si trasformano, purtroppo, in rifiuti che non saranno mai riutilizzati.

Pubbliredazionali

Varato il nuovo pacchetto Economia Circolare da parte della Commissione Europea. Il progetto normativo si compone di un insieme di misure per rendere sia la produzione che i beni di consumo meno impattanti sull’ambiente e anche meno costosi per i cittadini. L’obiettivo di Bruxelles è quello di disaccoppiare l’economia comunitaria dalla dipendenza energetica e delle risorse, promuovendo un consumo sostenibile basato su prodotti più durevoli, più facili da riciclare e riparabili, mettendo fine all’obsolescenza programmata. La Commissione Europea, inoltre, ha adottato una misura, al momento transitoria (il nuovo regolamento deve ancora entrare in vigore), relativa all’ecodesign e all’etichettatura energetica 2022 – 2024, dedicata all’elettronica di consumo (smartphone e tablet) e ai pannelli solari, ai corpi riscaldanti a bassa temperatura e ai caricabatterie per veicoli elettrici. Questo piano di lavoro è finalizzato alla copertura dei nuovi prodotti collegati all’energia e all’aggiornamento di quelli già regolamentati. Al via il passaporto digitale dei prodotti Strumenti / Il dispositivo tiene traccia delle sostanze problematiche Definita dall’esecutivo UE anche una nuova strategia per i tessili sostenibili e circolari. Entro il 2030 i prodotti tessili immessi nel mercato dell’Unione Europea dovranno essere duraturi, riciclabili, ottenuti da fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti rispettando i diritti sociali dei lavoratori e dell’ambiente. Il documento elenca misure concrete riguardanti i requisiti di una progettazione ecocompatibile, informazioni più chiare, un regime obbligatorio di responsabilità estesa del produttore, i servizi di riutilizzo e riparazione, interventi per contrastare il rilascio involontario di microplastiche e la garanzia dell’accuratezza relativa alle dichiarazioni ecologiche. Novità assoluta il passaporto digitale, una vera e propria carta di identità del bene prodotto che, oltre a semplificare la riparazione e il riciclo, consente di tenere traccia delle sostanze problematiche lungo la catena di approvvigionamento. Per avere informazioni sui prodotti, potrebbero anche essere utilizzate le “classi di prestazione”, per esempio dalla A alla G, esattamente come avviene per le etichette energetiche. Assieme ai tessili, la Commissione Europea desidera ampliare ulteriormente la gamma dei prodotti regolamentati, come i mobili, i materassi, gli pneumatici, i detersivi, le vernici e i lubrificanti oltre a prodotti intermedi come ferro, acciaio e alluminio (esclusi, al momento, dalla regolamentazione, il settore dei mangimi, dei medicinali e degli alimenti). Fast fashion Capi invenduti che diventano rifiuti Il nuovo pacchetto Economia Circolare consente ai cittadini dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea di risparmiare energia e di adottare un nuovo stile di consumo basato sulla riparazione e non sulla sostituzione di un prodotto rotto, facendo scelte ambientali consapevoli quando devono acquistare, per esempio, un nuovo elettrodomestico o un nuovo abito. Nel caso del settore moda, ricordiamo infatti la rivoluzione generata dal fast fashion, le cui grandi catene, anche se non tutte, stanno operando modifiche radicali con l’immissione sul mercato di linee green ottenute da tessuti riciclati. In alcuni casi, però, i capi no green restano nelle vetrine online solo qualche mese, con il risultato che quelli invenduti si trasformano, purtroppo, in rifiuti che non saranno mai riutilizzati.

La promozione di un consumo sostenibile nel pacchetto Economia Circolare

WiFi Italia è arrivato anche nei Musei

Digitalizzazione, WiFi Italia entra nei musei per una connessione libera e gratuita

La promozione di un consumo sostenibile nel pacchetto Economia Circolare

Misure / La Commissione Europea interviene anche sul tema dell’ecodesign e dell’etichettatura energetica 2022 – 2024 dedicata all’elettronica di consumo

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati