Mercoledì 24 Aprile 2024

Ecco la rete delle ’Città Blu’ Uno sprint per la salvaguardia

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È una speranza e, si spera, non un’utopia, quella perorata da IOC-Unesco in occasione dell’EU4Ocean Summit. "Va creata una solida rete di città costiere capaci di proteggere e valorizzare l’oceano urbano, fondamentale per un’economia blu". Lo ribadisce anche Francesca Santoro, promotrice in Italia del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile: "È necessario mettere in comunicazione la scienza e gli esperti con i cittadini e progettare insieme una rete di ’Città Blu’. Solo partendo dall’Educazione all’Oceano si potrà ottenere un reale cambiamento".

Intanto ha preso il via operativo l’accordo tra IOC-Unesco e Direzione Generale degli Affari Marittimi della Commissione Europea per promuovere in Europa e nei Paesi limitrofi iniziative quali le scuole blu, le blue schools, che promuovano il ruolo dei giovani nelle attività pedagogiche tramite lo Youth4Ocean Forum.

Si legge nel rapporto IOC-Unesco 2021: "Se ciascun Paese adottasse, con azioni combinate, una gestione 100% sostenibile delle proprie acque nazionali, entro il 2025 si potrebbe ridurre il divario delle emissioni fino al 21% su una riduzione di 1,5 °C e fino al 25% su una riduzione di 2°C. Inoltre, vivendo oltre il 60% della popolazione mondiale in aree entro 60 chilometri dal mare, significa che la conservazione dell’oceano non riguarda solo protezione e difesa di atolli remoti e isole coralline, ma anche attività come porti, turismo, pesca che sono preziosi per l’economia di milioni e milioni di persone".

Il programma di Ocean Literacy intende proprio diffondere l’abc nella conoscenza del mare attraverso il coinvolgimento di comunità scientifiche, governi, settore privato e società civile. "Va rivoluzionato il modo di studiare il mare, così da portare a soluzioni concrete per tutelare la salute dell’oceano e affronare problemi come la crisi climatica. In Asia sudoccidentale, Pacifico e Africa sono già diverse le città che stanno collaborando con l’Unesco per affrontare le sfide e i problemi legati al cambiamento climatico e aòò’innalzamento del livello del mare".

Ma per veicolare più capillarmente il verbo della salvaguardia e della difesa delle nostre risorse marine è stato scelto dall’Unesco un volto noto della nostra tv per farne la madrina dell’Oceano per l’Unesco e il volto delle Città Blu, campagna che sarà lanciata proprio oggi in occasione della Giornata degli Oceani. Da un anno e mezzo, infatti, è stata scelta Caterina Balivo che dopo gli anni dei successi su Rai 2 in ’Detto fatto’, è passata sulla rete ammiraglia con ’Festa italiana’ e ’Vieni da me’ e ora condurrà il dating show ’Chi vuole sposare mamma?’ su TV8.

"La commissione dell’Unesco cercava persone disposte a spendersi in prima persona – ha affermato la Balivo – e io che mi sono sempre battuta per difendere l’oceano fin da quando in ’Detto Fatto’ conducevo i tutorial verdi e blu, ho accettato con entusiasmo un ruolo che m’impegna per i prossimi dieci anni".