{{IMG_SX}}Roma, 15 marzo 2008 - Entusiasta. Ma anche commosso. Sul campo per festeggiare i propri giocatori tutti giurano di averlo visto piangere. E poi in sala stampa, quando dopo aver risposto a tutte le domande tecnico tattiche chiede ancora la parola per ringraziare il pubblico italiano. Nick Mallett, ct dell'Italia e in passato capace di stabilire un record invidiabile di 17 successi di fila sulla panchina del Sudafrica, ha vissuto cosi' la prima vittoria su quella azzurra. Dopo la partita vinta con la Scozia il ct si e' detto "molto contento per i giocatori e per lo staff: tutti hanno fatto dei grandissimi sforzi. Oggi non abbiamo giocato una partita bellissima, con la Francia abbiamo giocato la migliore del torneo, ma nel secondo tempo soprattutto abbiamo fatto benissimo. In campo c'e' stata tanta disciplina. Poi l'intercetto di Parisse, la meta di Canale...Sono state premiate le buone intenzioni".

 

"Gli ultimi minuti sono stati grandi. Ogni partita del Sei Nazioni e' difficile, ti trovi a dover giocare sempre con gli stessi 24 giocatori perche' abbiamo poca scelta". Con l'ultima partita giocata e' tempo di bilanci: "Con l'Irlanda abbiamo perso di 5 punti, con l'Inghilterra di 4 e nel secondo tempo con il Galles siamo crollati. Oggi abbiamo vinto ma sinceramente siamo stati un po' fortunati. Poi grazie alla difesa siamo riusciti a fare bene". Capitolo Masi. In questo torneo ha proposto la novita' del centro aquilano spostato all'apertura. "In 5 partite a fatto un po' bene e un po' meno, pero' giocare da numero 10 per l'Italia e' difficilissimo. E io continuero' a farlo giocare in questo ruolo. Pero' se lo facesse anche nel suo club sarebbe meglio". "Questa e' solo la prima partita che ho vinto con l'Italia, ne voglio vincere tante altre. E' una vittoria di spirito e di cuore: ci puo' stare un po' di emozione". Quindi il ringraziamento al pubblico italiano: "Abbiamo un pubblico fantastico che ci ha dato un grande sostegno anche quando abbiamo perso. Sono stati stupendi e noi li ringraziamo di cuore". 

 

"Oggi forse non si e' giocato nel migliore dei modi - ha detto Martin Castrogiovanni, pilone dell'Italia di rugby che oggi ha battuto 23-20 la Scozia a Roma nell'ultima giornata del Sei Nazioni 2008 - ma l'importante era vincere. Sapevamo che era una partita difficile. Mallett? Avere un allenatore cosi', che anche quando ci rimprovera dimostra l'affetto per noi, per noi e' stato molto importante".

 

"Il Flaminio ha risposto 'presente' - ha detto il capitano degli azzurri, Sergio Parisse - Ringrazio il pubblico. E' stata una partita dura e fino alla fine non si sapeva chi vinceva".

 

"Abbiamo fatto la partita del cuore - ha detto Mirco Bergamasco - Abbiamo avuto un giorno in meno di recupero (avendo giocato domenica 9 in Francia, mentre gli scozzesi avevano affrontato l'Inghilterra sabato 8, ndr) e tutti hanno lavorato mezz'ora-un'ora in piu'. Tutti i giocatori della rosa hanno dato il cuore".