{{IMG_SX}}Bologna, 22 Febbraio 2008 - "Il rugby è anche quel brivido dentro, quella gratificazione che assapori solo tu, con i compagni, negli spogliatoi".

"Sei Nazioni" di Alessandro Troncon e Daniele Resini racconta per immagini ed aneddoti il più importante torneo di rugby d'Europa. Gli scatti di Resini fotografano gli anni passati a bordo campo, ad immortalare, stati d'animo, fango, mischie, placcaggi, lacrime ed esultanze, il calore del pubblico: le battaglie delle nazionali europee tra tornei, test match e Mondiale.

 

La voce narrante è quella di Alessandro Troncon, giocatore simbolo di un'epoca esaltante della palla ovale italiana, ora fa parte dello staff della Nazionale, dopo aver giocato in azzurro 101 partite. Troncon, dopo 30 anni di rugby, ha chiuso la sua carriera da giocatore e dal suo cuore traboccano i ricordi legati all'Italia: dalla vittoria contro la Scozia del 2000, primo anno di partecipazione al torneo, al miracolo di Edimburgo nell'edizione 2007. Fino al Mondiale francese e alle sue lacrime, mischiate alla pioggia, a Saint Etienne: "Quella sera non volevo, non potevo, non sapevo staccarmi dal campo. Ho pianto perché ho realizzato che non avrei più vissuto il rugby con una magli numero 9 sulle spalle..."

 

Poi, Troncon passa in rassegna le Nazionali. Dell'Irlanda racconta la rivalità con Stringer, del Galles l'emozione del Millennium Stadium, dell'Inghilterra la mitica partita al Twinckenham del 2007, della Scozia la vittoria del 2000, quando in spogliatoio disse ai compagni: "Voglio che esprimiamo nel gioco il nostro piacere di esserci".

 

Eppoi, la Francia, dove Troncon ha giocato più stagioni nel Clermont Ferrand e nel Clermont Auregne. Ricorda il rapporto speciale con Tony Marsh: "Avrebbe potuto raggiungermi a Treviso. E l'avrebbe fatto per amicizia, per giocare insieme a me. Perché il rugby è anche questo: un sentimento fraterno che non conosce confini e maglie".

 

"Sei Nazioni" di Alessandro Troncon e Daniele Resini (Mondadori, 19,50 euro, pp. 184)