{{IMG_SX}}Roma, 22 febbraio 2008- "Sono orgoglioso di aver iniziato a costruire una squadra cosi' italiana". Diciassette giocatori di formazione italiana a referto su ventidue, dieci su quindici se si considerano i soli titolari. Nick Mallett lo aveva promesso al suo arrivo in Italia: "Lavorero' con i vivai". E per la partita forse piu' difficili di questo Sei Nazioni non torna indietro.

 

Domani in Galles, ore 16 e diretta su La7, contro la squadra sorpresa e probabilmente piu' in forma del torneo, giunto al terzo turno, si affida ad un trio di giovani nei ruoli tra i piu' delicati: estremo, ala e mediano di mischia. Due le sostituzioni obbligate: Alberto Sgarbi, 21 anni da Montebelluna sostituisce Kaine Robertson all'ala; Andrea Marcato, 24 da Padova, prende il posto di David Bortolussi come estremo. Diverso il discorso per Simone Picone. Il venticinquenne mediano di mischia romano di nascita, ma viterbese d'adozione, partira' titolare al posto di Pietro Travagli perche' "quando sono arrivato ho subito pensato a lui per il posto di Alessandro Troncon", ha dichiarato alla vigilia Mallett.

 

Se tre indizi fanno una prova, il ct azzurro dimostra ancora una volta di non difettare in coraggio. Tre giovani in un colpo solo, in uno stadio come il Millenium "e' una grande occasione per loro. E' uno dei templi del rugby internazionale, avranno grandi motivazioni". "Avro' gli stessi compiti di Bortolussi, sono sereno e tranquillo", ha tenuto a specificare Marcato, mentre Picone e' cosciente del fatto che "sara' una grande occasione, non dovro' farmela sfuggire".

 

"Davanti mi trovero' Shane Williams- ha detto invece Sgarbi-, che e' velocissimo. Ma noi abbiamo un piano di difesa, un modo di difenderci". Proprio il folletto Williams sara' uno dei pericoli da cui gli azzurri dovranno guardarsi. Sulle cinque mete segnate fino ad oggi dai gallesi, due portano la sua firma (contro la Scozia). Per favorire proprio il lavoro dei trequarti, contro una mischia dalle qualita' riconosciute come quella azzurra, il ct neozelandese Warren Gatland, arrivato dopo la deludente Coppa del Mondo, ha scelto una prima linea completamente nuova: al posto di Adam Jones, Huw Bennett e Duncan Jones giocheranno Rhys Thomas (a dicembre ha passato due notti in cella dopo il furto di un cellulare a Treviso), Matthew Rees e Gethin Jenkins. Stesso discorso per la linea mediana. Andrea Masi e Picone, quest'ultimo titolare fino ad oggi in maglia azzurra soltanto due volte di cui una come centro, giocano per la prima volta fianco a fianco.

 

Gatland provera' ad approfittarne: per questo ha scelto l'esperta coppia Stephen Jones e Dwayne Peel, apertura e mediano di mischia, al posto di James Hook e Mike Phillips (in due meno di trenta caps). In Galles non dimenticano i due ultimi precedenti, che hanno regalato un po' di storia al rugby azzurro: nel 2006 fini' 18-18 pari a Cardiff (primo punto esterno per l'Italia nel torneo), nel 2007 23-20 a Roma (seconda vittoria in una edizione, anche questa una prima volta per gli azzurri).

 

"Siamo in cerca di rivincite- ha ammesso Shane Williams- dopo aver pareggiato e perso negli ultimi due anni. L'Italia ha giocato bene nelle prime due partite di questo torneo e sicuramente vorranno migliorare ancora. Per noi, pero', sara' importante riuscire a fare quello che sappiamo, piuttosto che pensare a loro. Abbiamo tanto da fare, vecchi fantasmi da esorcizzare". Altro giocatore in cerca di rivincite e' l'ala Mark Jones: in campo contro l'Italia sia nella sconfitta del 2003 (30-22) che in quella dello scorso anno.

 

"Non voglio che questa si ripeta ancora- ha detto- Forse negli ultimi anni contro l'Italia siamo stati un po' morbidi in difesa ed abbiamo concesso loro qualche punto di troppo". Ma anche in casa Italia qualcuno alla ricerca di rivincite c'e'. E' Nick Mallett che, il 26 giugno del 1999, era sulla panchina del Sudafrica quando su questo campo rimedio' l'unica sconfitta con il Galles, 29-19. "Sono anche io in cerca di rivincite- ha detto- Gatland dice che l'Italia gioca 'sporco'? Per fortuna non e' lui l'arbitro.... Comunque il Galles e' una delle squadre migliori in fase offensiva, insieme alla Francia. E da quando c'e' Gatland in panchina sono anche migliorati in difesa: sara' una nuova sfida per noi".