Superluna contro stelle cadenti. 'Rinviata' la notte di San Lorenzo

Il satellite della Terra al culmine della luminosità: difficile osservare il cielo

La Luna illumina il cielo sopra il 'Garden Park' di Bad Zwischenahn in Germania (Ansa)

La Luna illumina il cielo sopra il 'Garden Park' di Bad Zwischenahn in Germania (Ansa)

Roma, 10 agosto 2014 - Guerra stellari? No, non è un nuovo capitolo della saga di George Lucas ma ciò che qualcuno teme potrebbe accadere stasera guardando il cielo. Perché avremo una Superluna: non solo una luna piena, ma anche più vicina alla terra e dunque particolarmente sfavillante. Solo che questo evento — raro ma non rarissimo: c’è stato a giugno e si replicherà a settembre — capita proprio il dieci agosto, quando lo spazio celeste è tradizionalmente occupato dallo spettacolo delle stelle cadenti. Che, stavolta, rischia di essere oscurato — si passi il paradosso — dall’eccezionale luminosità del nostro satellite. Suvvia: può la graziosa e silenziosa luna tanto cara al Leopardi essere così meschina da spegnere le lacrime di San Lorenzo accese da Pascoli? In un anno tanto duro non avremo nemmeno il conforto di poter esprimere un desiderio guardando i rimasugli cometari? "Ma no, non andrà così — assicura Massimo Mazzoni, segretario della società astronomica italiana (Sait) —. Il picco delle stelle cadenti non è più il dieci bensì il dodici agosto; rispetto alla fine dell’ottocento, quando Pascoli ha scritto la sua poesia, a causa della precessione degli equinozi la terra si è spostata di due gradi rispetto alla sua orbita. Corrispondendo un grado ad un giorno, l’appuntamento con le stelle è ritardato di 48 ore". Pericolo scampato, insomma: sarebbe stata una iattura, dato che stavolta gli esperti hanno previsto che le stelle cadenti non saranno troppo evidenti all’occhio umano.

Poi è vero: considerando che la luna resterà così bella per alcuni giorni, magari ci sarà qualche problema in più a individuarle. Difficile, forse, non impossibile: i romantici possono tirare un sospiro di sollievo. Ma anche tutti gli altri, perché lo show della luna gigante non è da prendere sotto gamba. "Stasera la luna sarà nella fase più vicina alla terra, il perigeo — continua Mazzoni — ma si noterà di più perché sarà luna piena, quindi al massimo della sua riflessione della luce solare". Più vicina di 20-30 mila chilometri, mette in chiaro l’esperto: il diametro terrestre è di 12mila chilometri, dunque di due terre intere. "Su scala astronomica sono piccoli numeri ma in assoluto, come si vede, questa variazione non è roba da poco". Orsù dunque: occhi al cielo nelle prossime ore. Prima diamo soddisfazione a Leopardi, poi al Pascoli. A ciascuno il suo: la sera del 12 agosto potremmo pure farci scudo di Dante e uscire "a riveder le stelle".