Esercizio fisico e yoga durante le terapie oncologiche: benefici convalidati dalla scienza
Un’analisi su 80 studi condotti in Cina consiglia soprattutto le discipline mente-corpo (asana e qi gong) per favorire la qualità della vita dei pazienti in chemioterapia

Le discipline mente-corpo sono le più consigliate ai malati di tumore
L’esercizio fisico non è controindicato a chi è in cura per un tumore. Anzi, aiuta a contrastare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, favorendo anche il benessere psicologico. A raccomandare l’attività fisica ai malati di tumore – la più efficace è lo yoga, che aiuta a contrastare la fatigue e le paure legate alla malattia – è un’analisi su 80 diversi studi condotta allo Shengjing Hospital di Shenyang, in China, e pubblicata sul British Journal of Sports Medicine.
Dati “certificati”
I ricercatori hanno preso in considerazione i dati relativi a 485 associazioni tra malati ed esercizio fisico: per il 50% si trattava di donne con tumore al seno, per l’altra metà di soggetti colpiti da tumore dell’apparato digerente, ai polmoni, alla prostata, del sangue (leucemia) e ad altri organi. Tutti questi pazienti erano soliti praticare una o più tra attività aerobiche o di resistenza (come per esempio la camminata veloce o la corsa), discipline mente-corpo (come il qi gong, il tai-chi e lo yoga), l'allenamento a intervalli ad alta intensità e diversi altri sport.
Al termine della revisione, 260 associazioni sono state ritenute statisticamente significative e di queste 233 con prove di certezza elevate o moderate secondo i criteri GRADE, considerato oggi il metodo di riferimento per valutare appunto l’affidabilità delle prove scientifiche e formulare di conseguenza raccomandazioni cliniche basate sulle evidenze.
Meno danni collaterali dalla chemioterapia
Sulla base di quanto osservato, il team di specialisti cinesi non ha alcun dubbio sui positivi effetti dell’esercizio fisico su un organismo sottoposto a cure anti-cancro. In particolare, è stata riscontrata una significativa riduzione degli effetti collaterali della chemioterapia, a partire da danni a cuore e nervi, deterioramento cognitivo (detto anche “nebbia cerebrale”) e difficoltà di respirazione (dispnea). Inoltre, l’attività fisica ha dimostrato di favorire un miglioramento di alcuni importanti indicatori dello stato generale dell’organismo nei malati di tumore come l'insulina, il fattore di crescita insulino-simile e la proteina C-reattiva.
Assolutamente consigliata anche l’attività fisica nel periodo precedente a un intervento, perché collegabile a una diminuzione del rischio di complicazioni, oltre a una riduzione dell’intensità del dolore post-operatorio così come dei tempi di degenza ospedaliera.
Per il corpo, ma anche per la mente
L’esercizio fisico è risultato anche un’efficace leva per il benessere psicologico dei malati di tumore, favorendo i rapporti sociali e migliorando la qualità del sonno, fattore importante anche per l’umore.
I ricercatori dello Shengjing Hospital ammettono che la loro analisi ha dei limiti, a partire dal fatto che alcuni dei pazienti presi in considerazione potevano essere favoriti proprio da un miglior stato di salute nel loro continuare a essere sportivi. Ma in ogni caso dalla Cina si dichiarano certi che “incorporare laddove possibile un piano di esercizi mente-corpo nelle linee guida per le persone affette da cancro può essere una mossa preziosa per la qualità della vita durante i trattamenti”.