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Women for Oncology: parità salariale, superare il gender gap

Rossana Berardi,, presidente W4O Italia: «Donne manager, per loro una corsa a handicap».

05/02/2022

Il 3 dicembre 2021 è entrata in vigore la nuova legge sulla parità salariale. Un grande traguardo che le lavoratrici aspettavano da tempo, in favore del quale Women for Oncology Italy  – network a sostegno delle professioniste dell’oncologia italiana istituito 5 anni fa come spin-off della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) – si è sempre battuta, per garantire un mondo del lavoro più equo e senza distinzioni tra uomini e donne.

 

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«L’Italia è molto indietro sulla questione “Gender Gap”: è dunque necessario compiere passi da gigante per non rimanere indietro», commenta Rossana Berardi, Presidente di Women for Oncology Italy. Come se non bastasse la pandemia da Covid ha penalizzato fortemente il mercato del lavoro femminile, per questo è importante agire subito per cambiare la situazione, mettendo in atto situazioni concrete che invertano la marcia.

 

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“Colmare il divario”, questa la richiesta del Global Gender Gap, report del World Economic Forum. «Le donne sono meno rappresentate nei ruoli dirigenziali,  questa è una problematica trasversale e comune che non riguarda solo l’oncologia e il mondo della medicina, ma anche il mondo accademico e quello imprenditoriale», precisa Rossana Berardi, presidente W4O Italia. «Da qui la nostra mission che è quella di fornire, attraverso percorsi mirati anche di coaching, gli strumenti utili per affrontare e superare le questioni professionali legate al Gender Gap e, in prospettiva, formare una futura classe dirigente femminile sempre più preparata e numerosa».

 

Legge sulla parità salariale

«Il Gender Gap nel nostro Paese può arrivare fino al 40%, soprattutto tra le professioniste. Paradossalmente più le donne studiano e si laureano prima degli uomini, più fanno fatica non solo a rimanere nel mercato del lavoro, ma anche a fare carriera», sottolinea l’onorevole Chiara Gribaudo, prima firmataria della legge sulla parità salariale. «Da qui la legge sulla parità salariale, che ci consente di avere una maggior base solida per riuscire ad abbattere in maniera precisa e puntuale le disparità, non solo di carattere economico. La stessa, infatti, introduce per le aziende una serie di novità come un report biennale – obbligatorio per quelle sopra i 50 dipendenti, facoltativo per le altre – per attestare le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre i divari su opportunità di crescita, parità salariale a parità di mansioni, gestione delle differenze di genere e tutela della maternità. Le imprese che la avranno, otterranno uno sconto dell’1% (fino a 50mila euro all’anno) sui contributi da versare».