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Voglio prendere un cane, ma come lo scelgo?

Cucciolo o meticcio: le opzioni dall'allevatore al canile. Valutare gli spazi e le attenzioni da dedicare all'amico quattrozampe

23/01/2022 - di Gloria Ciabattoni

Quando si decide di accogliere in casa un cane, vietato (dal buon senso) farlo sull’onda dell’entusiasmo, ma occorre valutare tanti fattori, come se acquistarlo da un allevamento o prenderlo da un canile. In primo luogo: spazio e tempo. Lo spazio riguarda la nostra casa, ovvero se si tratta di un piccolo appartamento in città, niente Pastore tedesco o simili, perché un cane di taglia medio-grande ha necessità di muoversi molto, deve essere portato a spasso almeno tre volte al giorno, e in lunghe passeggiate, pena avere problemi alle articolazioni.

 

E qui entra in gioco il tempo, infatti se non ce ne è molto per le gite a quattro zampe, meglio rinunciare al cagnolone e orientarsi verso cagnetti più piccini. Barboncini, Shitzu, Maltesi e così via ben si adattano alla vita in appartamento, ma non è detto che un cane piccolo sia sempre molto gestibile. Ad esempio un Jack Russel è un concentrato di energia e necessita di correre e giocare molto, e un minuscolo Chihuahua ha l’istinto di fare la guardia quindi quando rimane solo è un abbaione che si fa sentire dall’intero condominio: teniamolo presente.

 

Se scegliamo un cane perché ci siamo innamorati di «quella» razza (da caccia, da guardia, da compagnia, ecc.), occorre rivolgersi a un allevatore serio, membro di un’associazione di categoria ufficialmente riconosciuta. Certamente non sarà una scelta economica, ma avremo un animale con pedigree, con tanto di genealogia, di garanzia rispetto alla purezza della razza, e che ci verrà consegnato con le vaccinazioni previste.

 

Qualche sorpresa ci può sempre essere, e non rara è quella della taglia, ovvero, per esempio, pensiamo di comprare un volpino formato tascabile, e ci ritroviamo, da adulto, con un «volpone» tipo Samoiedo biondo. Ma se vogliamo semplicemente un animale da compagnia, e fare un’opera buona, un meticcio sarà l’ideale e i canili municipali ne sono purtroppo pieni. Meticci ma non solo, si trovano anche animali di razza, abbandonati per le più svariate motivazioni, e per lo più si tratta di adulti.

 

Adottare un cane da un canile è un’esperienza che darà soddisfazioni. Dopo aver preso contatto con il canile, si esporranno le nostre aspettative, e se troveremo un cane che fa al caso nostro, lo potremo portare a spasso, facendone la conoscenza insieme a chi se ne ha preso cura nella struttura, che imparerà a conoscere le nostre esigenze. Valuteremo se l’animale che ci interessa è compatibile con altri in casa, se va d’accordo coi bambini, se ha patologie, e così via.

 

Anche adottare un cane anziano dà molte soddisfazioni, soprattutto quella di dare a un animale abbandonato qualche anno di vita felice. Chi ha adottato un randagio destinato a finire, anche se giovane, la propria vita in un canile, sa quale gioia quell’animale può riservare. Ci potrà essere un periodo di diffidenza, di timidezza, e faremo finta di niente. Fino a quando lei o lui si avvicinerà annusandoci, e comincerà la vita insieme.