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Vivere più a lungo e in salute: lo sport è più forte del Dna

L’attività motoria regolare, anche moderata, è più decisiva nelle nostre prospettive di vita anche rispetto alla nostra predisposizione genetica

29/08/2022
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Sappiamo quanto fare sport e attività fisica sia importante per la nostra salute, mentale e fisica: la scienza ce lo ricorda regolarmente con ricerche che dimostrano quanto una vita attiva significhi una migliore salute cardiovascolare, una mente più capace e in sostanza un’esistenza più lunga e più sana.
Allo stesso tempo, a rafforzare queste teorie, altri studi hanno dimostrato quanto una vita sedentaria e il tanto tempo passato senza fare sport elevi il rischio di morte. Ora una nuova ricerca condotta dai ricercatori della Herbert Wertheim School of Public Health and Human Longevity Science della University of California San Diego rivela che l’attività motoria è addirittura più decisiva e importante dei nostri geni quanto alla prospettiva di vita.

 

Sport più forte del Dna

Nel paper appena pubblicato su Journal of Aging and Physical Activity, il team americano cerca di rispondere alla domanda se il rischio di peggioramento della salute che comporta una vita sedentaria possa cambiare anche quando una persona è geneticamente predisposta a vivere a lungo.

I ricercatori hanno misurato i livelli di attività fisica di oltre 5 mila donne statunitensi di oltre 63 anni, seguendole dal 2021 fino al 2020, utilizzando i dati dello studio Women’s Health Initiative Objective Physical Activity and Cardiovascular Health (OPACH). Sono stati monitorati il tempo trascorso in movimento, l’intensità dell’attività fisica e il tempo dedicato alla sedentarietà.

L’obiettivo era capire se le associazioni tra attività fisica e tempo di sedentarietà con la morte variassero in base ai diversi livelli di predisposizione genetica alla longevità.
Lo studio ha rilevato che livelli più elevati di attività fisica leggera o moderata-vigorosa erano associati a un minor rischio di morte. E fino a qui nulla di nuovo. Anche una maggiore sedentarietà è stata associata a un rischio più alto di mortalità; si tratta di un’altra conferma di molti altri studi recenti. Quello che è emerso di nuovo e interessante è il fatto che questi miglioramenti delle prospettive di vita si sono registrati in ogni soggetto, a prescindere dal livello di predisposizione genetica alla longevità.

 

20 minuti di sport moderato al giorno

Questi risultati mostrano per la prima volta un aspetto significativa relativo all’attività fisica: è più “forte” della nostra predisposizione genetica. Ovvero, svolgendo attività sportiva regolare puoi allungare la tua aspettativa di vita anche se nel tuo Dna c’è scritto che non hai probabilità di vivere a lungo.
I comportamenti virtuosi come uno stile di vita salutare, l’esercizio fisico regolare e stare seduti il meno possibile incidono sulla nostra vita più del nostro patrimonio genetico.
E se sei predisposto a una vita lunga, lo sport contribuisce a raggiungere l’obiettivo: “Rimanere fisicamente attivi è comunque importante per raggiungere la longevità”, spiega l’autore senior Aladdin H. Shadyab.

La ricerca non può che rafforzare le teorie sull’importanza dell’attività motoria (e i danni di quella sedentaria) per condurre una vita sana e soddisfacente. Quanto dobbiamo esercitarci? Il team americano spiega che avrebbe senso adeguarsi alle indicazioni degli enti ufficiali dedicati alla salute (Oms), che raccomandano ad esempio 20 minuti di camminata ogni giorno o qualsiasi tipo di attività moderata che possa ridurre il rischio di malattie cardiache e di morte prematura.