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Vivere con cani e gatti mantiene il cervello più giovane e attivo

Lo dice uno studio condotto negli Usa su oltre ventimila uomini e donne: i pets aiutano anche contro la demenza senile

12/01/2023

Il cane fa bene al cervello, e anche il gatto. In uno studio condotto dall’Università del Michigan su un gruppo di “over 50” e pubblicato di recente dal Journal of Aging and Health i possessori di uno o più animali domestici da più di cinque anni hanno ottenuto risultati migliori nei test di memoria cognitiva rispetto a coloro che vivono senza la compagnia di cani o gatti.

 

Non si sa perché, ma l’effetto dei pets è garantito

La ricerca è stata condotta a livello nazionale negli Stati Uniti tra il 2010 e il 2016, coinvolgendo più di ventimila uomini e donne, monitorati nell’arco di sei anni, durante i quali gli amanti degli animali domestici hanno costantemente dimostrato di avere una memoria a breve e a lungo termine per le parole decisamente migliore rispetto ai loro coetanei senza quattro zampe a girare festosamente per casa.

Gli studiosi non sono stati in grado di stabilire quali sia il benefico effetto sulla mente esercitato dal vivere in compagnia di Fido o Silvestro, ma in ogni caso è stato appurato che a beneficiare della convivenza sia anche l’attività cerebrale.

Un antidoto contro i fattori di rischio della demenza senile

Sulla base della ricerca scientifica, la lista dei fattori di rischio per la demenza include sicuramente l‘inattività fisica, le malattie cardiovascolari, l’isolamento, la depressione/ansia e lo stress cronico. E vivere con gli animali pare in effetti la risposta giusta per scongiurare almeno in parte questi rischi: vivere con un cane porta infatti nella maggioranza dei casi ad aumentare l’attività fisica per le necessarie passeggiate, aiutando così anche la circolazione, mentre l’affetto ricevuto dai pets di casa è un ottimo antidoto contro i disagi psicologici che possono insorgere con l’età e la solitudine, che è stato dimostrato può addirittura arrivare a modificare le nostre funzioni cerebrali.