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Vitamine del gruppo B, come e quando prescrivere integratori

La supplementazione indicata in presenza di specifiche carenze di nutrienti

06/04/2022

Una dieta equilibrata con prodotti sani naturali si ritiene in grado di garantire un apporto adeguato di vitamine e sali minerali. “Esistano tuttavia specifiche condizioni di aumentato fabbisogno, o difficoltà di assorbimento, che rendono difficile raggiungere le quantità minime raccomandate. In questi casi gli integratori alimentari rappresentano una sicura opportunità per garantire l’assunzione ottimale di sostanze nobili, che sostengono le funzioni fisiologiche”, afferma Arrigo Cicero, professore nel dipartimento di scienze medico chirurgiche dell’Università di Bologna, presidente della Società Italiana di Nutraceutica (Sinut).

 

Funzioni

Le vitamine sono molecole essenziali per il nostro organismo: contribuiscono alla produzione di globuli rossi. Le vitamine del gruppo B, in particolare, hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema nervoso (B1, B3, B6, B12, acido folico), del sistema immunitario (B6, B12) e del metabolismo energetico, oltre che per mantenere in equilibrio alcune funzioni come l’accrescimento e l’integrità di cute e mucose. In quanto vitamine idrosolubili, vale a dire che si sciolgono in acqua, le vitamine del gruppo B non possono essere accumulate dall’organismo ma devono essere assunte volta per volta attraverso l’alimentazione. Esistono tuttavia delle condizioni che impediscono di raggiungere il fabbisogno giornaliero.

 

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Stomaco

“Già dopo i cinquant’anni l’organismo va incontro a una progressiva atrofia della mucosa gastrica che può portare ad un malassorbimento della vitamina B12, quindi il semplice progredire dell’età – spiega Lucilla Titta, nutrizionista presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano –  può rappresentare un fattore di rischio per la carenza di tale vitamina”. Ci sono poi le diete a esclusione, come la vegetariana e soprattutto la vegana, e una generale tendenza al “meno ma meglio” sempre più popolare tra gli italiani, che rendono necessaria l’integrazione di alcuni micronutrienti di cui altrimenti è impossibile raggiungere il fabbisogno. “Un discorso a parte va fatto poi per la vitamina B9, meglio conosciuta come acido folico, per cui esistono evidenze scientifiche sulla necessità di supportarne il fabbisogno nelle giovani donne prima e durante la gravidanza. Questa vitamina è, infatti, indispensabile allo sviluppo del sistema nervoso del bambino, previene l’anemia e i difetti del tubo neurale (spina bifida) e riduce il rischio di malattie cardiache congenite”.

 

Indicazioni

La carenza di vitamine del gruppo B può dare segnali diversi a seconda del tipo di vitamina interessata: screpolature ai lati della bocca, secchezza della pelle, debolezza dei capelli, affaticamento e crampi, irritabilità, depressione, nausea, anemia, fino ad arrivare a disturbi neurologici. In questi casi, l’assunzione di un integratore alimentare che contenga il fabbisogno raccomandato di vitamine può rappresentare una soluzione efficace per ristabilire il giusto apporto vitaminico.

 

Prescrizione

In genere la prescrizione di integratori deve essere definita in base alle esigenze personali, nel sospetto di una carenza vitaminica. Se si hanno, ad esempio, restrizioni alimentari che determinano un minore introito di nutrienti, come è il caso dei pazienti intolleranti al glutine o con celiachia, potrebbe essere opportuna una supplementazione per periodi medio-lunghi. Nel caso, invece, di affaticamento di tipo stagionale, si potrebbe avere un beneficio anche da brevi cicli. Lo stesso vale per chi deve compensare un periodo in cui ha bevuto più alcolici del solito. Anche l’utilizzo di gastroprotettori, largamente utilizzati dagli anziani ma anche da molte persone over 50, ha un effetto negativo sull’ assorbimento della vitamina B12 rendendone necessaria una integrazione regolare”, osserva in conclusione Arrigo Cicero.

 

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