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Visite ginecologiche in calo. Le gravidanze si fanno desiderare

I dati Istat 2021 mostrano un -3,8% delle nascite in 12 mesi: è il minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia

31/10/2021

A causa della pandemia la ridotta capacità operativa di strutture come i consultori e gli ambulatori ha determinato una contrazione dei servizi dedicati alla salute della donna: -54% di esami ginecologici, -34% nuovi trattamenti, circa 130.000 cicli contraccettivi in meno e un incremento medio di 45 giorni di attesa per una visita ginecologica. Queste le dimensioni del fenomeno emerse nel corso del convegno «Qui, per la salute di ogni donna» organizzato a Roma da Organon. Di pari passo gli ultimi dati Istat mostrano, per il 2021, un calo del 3,8% delle nascite nell’arco dei 12 mesi (minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia) mentre il lockdown dei Centri di Procreazione medicalmente assistita (Pma) per oltre 5 mesi ha comportato un impatto negativo

 

PROGETTO EDUCAZIONALE SIAARTI-MSD

Paura del buio? L’anestesista: «Apri gli occhi per vincere l’ansia in attesa dell’intervento»

31Paura dell’anestesia? Ora c’è un cortometraggio che aiuta a capire e vincere le ritrosie. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, si intitola «Paura del buio», regia di Mattia Lunardi, protagonista Eleonora Giovanardi (Quo vado?, La vita promessa), realizzato nell’ambito del progetto educazionale #oltreilbuio patrocinato da Siaarti (la società scientifica dei medici anestesisti e rianimatori italiani) con MSD. Le interpreti sono una mamma, anestesista di professione, e la figlia, che fatica ad addormentarsi per paura dei mostri del buio: la storia racconta come la madre incoraggia la bambina a superare le paure, con le medesime modalità con le quali, ogni giorno nel suo ruolo di medico anestesista, ascolta i suoi pazienti e spiega le procedure. Il video è stato caricato sul sito web www. adocchiaperti.msdsalute.it e sta girando sul canale 27, Paramount Network. La campagna nasce dalla considerazione che tra le paure più diffuse in ambito clinico, quella dell’anestesia è particolarmente radicata: il sonno dal quale oltre il 63% dei pazienti teme di non svegliarsi e sul quale, anche chi non ha questo timore, vorrebbe essere informato e rassicurato dal proprio anestesista rianimatore (il 95,5%)

 

INNOVAZIONE SMART

«Cicli di radioterapia più brevi ed efficaci»

La radioterapia diventa smart, oggi infatti è possibile abbreviare il numero di sedute migliorando efficacia e precisione grazie alla integrazione con la genomica e l’intelligenza artificiale, che adotta software con algoritmi sofisticatissimi. Questo lo scenario rivoluzionario delineato a Bologna al congresso nazionale AIRO – Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia clinica. «La radioterapia – ha dichiarato il presidente, Vittorio Donato – era considerata alla stregua di una cura palliativa. Oggi invece è uno dei tre pilastri delle cure oncologiche e onco-ematologiche, e si è aggiornata insieme alle terapie farmacologiche. Le tecnologie innovative sono già attive e permettono di ridurre il fenomeno del pendolarismo in quanto sono necessari meno cicli di radioterapia per ottenere risultati evidenti sui tessuti da trattare