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Uniti contro l’emicrania, dieci punti sul mal di testa

Iniziativa dell'Osservatorio salute donna (Onda). Le diverse modalità con cui si presentano le cefalee indirizzano percorsi specifici di diagnosi e farmaci

20/02/2022 - di Alessandro Malpelo

Mal di testa, come affrontarlo? A questa domanda l’Osservatorio nazionale salute donna (Onda) risponde con un manifesto in dieci punti denominato Uniti contro l’emicrania, riportato sul sito (www.ondaosservatorio.it) «Sebbene sia una delle patologie neurologiche più studiate, e per le quali sono disponibili farmaci innovativi e specifici – commenta Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda – l’emicrania rimane ancora misconosciuta, sotto-diagnosticata e spesso trascurata. Il manifesto mette a sistema dieci azioni necessarie per promuovere una maggior consapevolezza sulle diverse modalità in cui si manifestano le cefalee, raccomanda un tempestivo e più facile accesso a percorsi specialistici personalizzati di diagnosi e cura e incoraggia le strategie terapeutiche che impiegano farmaci efficaci innovativi. Per liberarsi dal mal di testa è bene interpellare medici di famiglia, farmacisti e specialisti dei centri cefalee. Le istituzioni devono fare la loro parte. Su questi temi si è tenuta una conferenza stampa, ecco di seguito il razionale dell’evento, diffuso attraverso un comunicato.

 

Andamento cronico debilitante

L’emicrania è una malattia ad andamento cronico ed è, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la terza patologia più frequente del genere umano e la più disabilitante in assoluto se si considerano le donne di età fino ai 50 anni. In Italia sono 15 milioni le persone che hanno manifestato almeno un episodio di emicrania nella loro vita, di questi 11 sono donne. Secondo l’indagine “Vivere con l’emicrania” condotta nel 2019 dal Censis, che analizza in maniera approfondita il fenomeno, si può parlare a pieno titolo di patologia di genere. Ad esempio, la malattia appare più debilitante per le donne, che definiscono “scadente” il proprio stato di salute nel 34 per cento dei casi contro il 15 per cento degli uomini mentre il tempo medio per arrivare a una diagnosi è doppio per le donne, quasi 8 anni, rispetto agli uomini, per cui parliamo di 4 anni.

 

Sesso femminile più colpito

Sono le donne ad avere crisi di emicrania più lunghe: il 39 per cento ha attacchi di emicrania che superano le 48 ore contro il 12 per cento degli uomini e sono sempre le donne a lamentare maggiormente anche la riduzione delle attività sociali (43 per cento vs 21 per cento) con difficoltà che si manifestano sul lavoro (40 per cento vs 27 per cento), nello svolgimento delle attività domestiche e familiari (36 per cento vs 18 per cento) e nella gestione dei figli (19 per cento vs 8 per cento). In generale, il 70 per cento dei pazienti dichiara di non riuscire a fare nulla durante l’attacco e il 58 per cento vive nell’angoscia dell’arrivo di una nuova crisi.

 

Istituzioni mobilitate

Per richiamare l’attenzione sul tema dell’emicrania e portare avanti un impegno corale che coinvolga non solo la società civile e la classe medica ma anche le Istituzioni, Fondazione Onda ha realizzato il documento “Emicrania: una patologia di genere” che contiene il Manifesto in dieci punti “Uniti contro l’emicrania” presentato con il patrocinio di AIC (Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee), AINAT (Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali), AL.CE – (Alleanza Cefalalgici Group CIRNA Foundation ONLUS ), ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee), FISC (Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee Onlus), SNO (Societŕ dei Neurologi Neurochirurghi Neuroradiologi Ospedalieri italiani) e con il contributo incondizionato di Allergan (Abbvie), Lundbeck, Teva.

 

Manifesto in dieci punti

I dieci punti compresi nel manifesto contro l’emicrania, procedendo per titoli, sono: 1. consapevolezza, 2.diagnosi tempestive, 3.collegamento ospedale territorio, 4.interventi personalizzati, 5.formazione dei medici, 6.coinvolgimento dei familiari, 7.accesso ai farmaci, 8.sostenibilità, 9.riconoscimento disabilità, 10.impegno collettivo.  La versione integrale del manifesto (PDF) si può trovare qui <<