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Una cellula appena scoperta potrebbe aiutarci nella lotta contro le malattie legate al fumo

Si chiama RAS e fa parte delle cellule secretorie delle vie aeree presenti nei polmoni: potrebbe rivelarsi un’alleata efficace per combattere le patologie legate al tabagismo

08/04/2022
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Un team di scienziati dell’Università della Pennsylvania ha scoperto una cellula mai vista prima, che si nasconde all’interno dei rami polmonari, chiamati bronchioli. È molto simile alle cellule staminali e sembra capace di riparare gli alveoli danneggiati dei polmoni. Significa che potrebbe essere molto utile per la lotta contro le malattie legate al fumo, soprattutto la broncopneumopatia cronica ostruttiva. La ricerca scientifica è stata pubblicata sulla rivista Nature.

Le funzioni delle cellule RAS

Le cellule RAS (Respiratory Airway Secretory) appena individuate dai ricercatori americani sono di vitale importanza per mantenere il corretto funzionamento del sistema respiratorio. Sono state scoperte analizzando alcuni campioni di tessuto polmonare da donatori umani sani, esaminando i geni all’interno delle singole cellule. Si tratta di unità biologiche a “tela bianca”, molto simili a quelle staminali e completamente differenti rispetto alle altre presenti all’interno dei polmoni e del corpo umano.

Le cellule RAS – come si legge nello studio – svolgono due funzioni principali nei polmoni. Secernono molecole che mantengono il rivestimento del fluido lungo i bronchioli, contribuendo a prevenire il collasso delle minuscole vie aeree e massimizzando l’efficienza dei polmoni; e contribuiscono a riparare gli alveoli danneggiati.

“Le cellule RAS – spiega nel paper Edward Morrisey, uno degli autori dello studio – sono ciò che abbiamo definito progenitori facoltativi. Hanno importanti ruoli funzionali nel mantenimento della salute delle vie aeree, svolgendo un ruolo vitale nel mantenimento di polmoni sani”.

Le cellule RAS e la lotta alle malattie legate al fumo

I ricercatori americani sono sicuri che le cellule RAS possano svolgere un ruolo chiave nelle malattie legate al fumo, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Si tratta di una patologia respiratoria molto grave che interessa polmoni e bronchi e provoca difficoltà respiratorie. La BPCO ha sintomi simili all’asma e può anche portare a enfisema e bronchite cronica, con una tosse duratura e intensa, di solito accompagnata da catarro in eccesso. È una malattia che uccide – secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – più di 3 milioni di persone ogni anno.

In molti casi, l’infiammazione polmonare che provoca la BPCO, può essere provocata dal fumo e, occasionalmente, dall’inquinamento atmosferico. La buona notizia è che le cellule appena scoperte, se sfruttate correttamente dalla scienza nelle loro proprietà rigenerative, potrebbero prevenire, o almeno alleviare, gli effetti della BPCO, riparando gli alveoli danneggiati. Potremo avere, forse, un nuovo strumento per migliorare i trattamenti, o addirittura curare la BPCO.