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Un grappolo d’uva tra gusto e benessere

20/09/2022 - di Gloria Ciabattoni

Con circa 1 milione di tonnellate l’anno su una superficie di 46 mila ettari, per un valore di un miliardo di euro, l’Italia è il principale produttore europeo di uva da tavola. Ma l’uva non è importante solo per la nostra economia, ma anche e soprattutto per la salute. Una ricerca condotta dal Crea Viticoltura ed Enologia di Turi, in collaborazione con l’Università di Bari, ha stabilito che mangiare uva fresca da tavola ci protegge dalle malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno scelto la varietà Autumn Royal, a bacca nera, dal moderato contenuto di zuccheri e con un alto contenuto di composti polifenolici e di antiossidanti. Le analisi del sangue su un campione di 20 persone all’inizio e alla fine del periodo di assunzione di uva (5g/kg di peso al giorno) hanno dimostrato che non c’è stato aumento della glicemia né del profilo lipidico.
L’assunzione prolungata ha un effetto anticoagulante in quanto, aumentando la capacità fibrinolitica del plasma, riduce i meccanismi di formazione dei trombi. Ricca di sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico), vitamine A, B e C, e polifenoli, l’uva ha un’azione ricostituente e antiossidante, in quanto combatte i radicali liberi che causano il deterioramento dei tessuti e del Dna. Con il suo contenuto di acqua e fibre purifica l’intestino e il fegato. Ancora, l’uva è un valido aiuto nel trattamento dei principali fattori di rischio dell’aterosclerosi come l’ipertensione, il diabete, l’iperlipidemia e lo stress ossidativo, contribuendo a ridurre la mortalità legata ai disturbi cardiovascolari.
E una dieta ricca di uva (da consumare due volte al giorno per sei mesi) può aiutare a prevenire l’Alzheimer. Lo afferma una ricerca pilota condotta dall’Università della California di Los Angeles su 10 persone, pubblicata su Experimental Gerontology. Dai risultati è emerso che chi non aveva consumato uva ma un placebo ha avuto una significativa diminuzione del metabolismo in regioni critiche del cervello legate alla malattia di Alzhemeir. Invece chi aveva mangiato uva liofilizzata ha mostrato cambiamenti positivi nel metabolismo cerebrale, e miglioramenti a livello cognitivo, di attenzione e di memoria. I polifenoli dell’uva – ricordano gli studiosi – hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e l’uva può aiutare il cervello in molte maniere, dalla riduzione dello stress ossidativo alla promozione di un flusso sanguigno sano, alla memoria.
L’uva rossa, insieme a frutti di bosco, rosmarino, curcuma, buccia delle mele, è un’alleata per contrastare la crescita del cancro della prostata e persino prevenirlo. È quanto emerge da una ricerca dell’Università del Texas a Austin, pubblicata sulla rivista Precision Oncology. Gli studiosi hanno testato 142 composti naturali sulle linee cellulari di topi e umane per vedere se inibissero la crescita delle cellule tumorali della prostata quando somministrati da soli o abbinati con altri. I principi attivi più promettenti sono stati poi testati sul modello animale: acido ursolico contenuto nelle bucce di mele e rosmarino, curcumina che si trova nella curcuma, resveratrolo comune a uve rosse e frutti di bosco. Dalla ricerca è emerso anche che combinando l’acido ursolico con la curcumina o il resveratrolo si impedisce alle cellule tumorali di nutrirsi della glutammina, che serve per il loro sviluppo. Gli antiossidanti che si trovano in diversi cibi come tè verde, pomodoro, frutti rossi, uva e melograno, possono aiutare nella prevenzione del tumore alla prostata, aprendo un nuovo scenario anche come supporto alla terapia, riducendone la tossicità e aiutando a bloccare la progressione della malattia.

 

Dieta dell’uva

 

Chi non ha sentito parlare della dieta dell’uva? Detto anche ampeloterapia, questo regime alimentare, è noto fin dai tempi dei romani. Dura 2-3 giorni (se lo si vuole prolungare è bene consultare il medico) durante i quali si mangia solo uva iniziando da mezzo chilo al giorno per finire con quasi due chili. Nell’uva troviamo i polifenoli e, in particolare, il resveratrolo, che sono molto efficaci nel combattere i radicali liberi. L’uva entra in cucina anche sotto forma di piatti e spuntini, come gli spiedini che alternano acini e cubetti di formaggio brie o emmenthal. Gustoso è il risotto con l’uva bianca, da aggiungere verso la fine, dopo che lo si è mantecato con gorgonzola o stracchino (si può anche aggiungere un po’ di salsiccia). Acini d’uva rendono speciale anche un semplice petto di pollo in padella. Tipica dell’Emilia Romagna è la sapa o mosto cotto, uno sciroppo che si ottiene dal mosto d’una fatto bollire a lungo. E sempre con il mosto, fatto addensare sul fuoco con l’aggiunta di farina e zucchero, si ottiene il sugo, una sorta di budino molto gustoso.

 

Peeling e bagni nel vino

 

Uva alleata della bellezza: sono sempre di più le spa e le beauty farm che propongono la vinoterapia. Un trattamento antico, già impiegato da Greci e Romani e molto apprezzato da Caterina Sforza, ma rilanciato nel 1996 da Mathilde Cathiard e Bertrand Thomas, che vicino a Bordeaux idearono la prima Spa Vinothérapie. Il potere antiossidante del vino ha sulla pelle un effetto anti età, mineralizzante e detossinante grazie ai polifenoli e alle vitamine. Miscelato con il succo di limone, le erbe aromatiche o il miele, il vino aiuta anche nella cura dei capelli, ha un’azione antibatterica, calmante ed emolliente sul corpo.
Ogni vino ha una sua funzione: più ricco di minerali è il Lambrusco, più rilassante il Chianti; adatto per i massaggi il Sauvignon; e perfetti il Cabernet o il Merlot per il peeling. Immersioni nel vino, bagni alle vinacce, massaggi o impacchi a base di olio di vinacciolo, scrub a base di foglie di vite rossa, impacchi di vino rosso sul viso per combattere l’acne, sono solo alcuni dei trattamenti offerti dalle spa.
Ma i benefici dell’uva per la bellezza si possono avere anche in casa, utilizzando creme, sieri, gel che si avvalgono, dei preziosi polifenoli antiossidanti, del resveratrolo dalle proprietà rimpolpanti, che contiene vitamine B e C, sali minerali e quercetina, che stimola il microcircolo cutaneo.