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Temperature polari, come coprirsi sfidando le intemperie

30/01/2023

Inverno, meglio stare in casa, al caldo. I runner in buona salute, con un fisico controllato, possono tuttavia correre e camminare a passo svelto di giorno, affrontando le basse temperature, avendo tuttavia cura di vestirsi in maniera adeguata quando fanno footing, anche per evitare che umidità e sudore, venendo a contatto con il corpo, finiscano per raffreddarsi causando una reazione negativa.

 

Coibentazione

Ma a parte i fisici atletici, quali precauzioni dobbiamo prendere d’inverno per affrontare il grande freddo? A livello strutturale, dovremmo tutti vivere in case con elevati standard termici e ben coibentate, per evitare la dispersione di calore attraverso i muri e gli infissi (se necessario, ricorrere anche ai vecchi paraspifferi). Molto importante è vestirsi a strati, gli indumenti che arrivano a contatto con la pelle devono essere di tessuto speciale, in modo da evitare di trattenere il freddo umido, che altrimenti potrebbe contribuire all’insorgenza di una malattia da raffreddamento.

 

Lana e tessuti tecnici

Oltre all’intimo, vestirsi a strati significa aggiungere capi intermedi isolanti, e un classico maglione di lana calda. Un giaccone impermeabile a prova di pioggia, neve e vento, completa la dotazione. Ricordarsi di proteggere bene i piedi (anche con doppie calze), le mani e la testa (con sciarpe e cappelli, soprattutto per chi soffre di sinusite). Grande attenzione deve infine essere posta al letto che deve mantenerci al caldo durante il sonno: doppie coperte e piumini, se necessario, ma anche pigiama con pantaloni e maniche lunghe.

 

Termostato

Se necessario, in casa, dare un occhio ai termosifoni, destreggiandosi bene tra risparmio energetico e benessere ambientale, evitando gli sprechi ma senza soffrire, quindi amministrando al meglio gli orari del termostato, nelle abitazioni con riscaldamento autonomo. Da evitare le stufette a gas, attenti anche ai caminetti che bruciano ossigeno all’interno dell’abitazione senza il necessario ricambio d’aria, a maggior ragione quando si è trascurato di fare manutenzione.

 

Mani infreddolite

“È necessario dunque coprirsi adeguatamente per mantenere caldo l’organismo – ricorda il professor Sesti, presidente della Società italiana di medicina interna – indossare guanti e giacche impermeabili se si esce di casa. Chi soffre di fenomeno di Raynaud (una reazione alle dita delle mani che diventano pallide, fredde, poi violacee e rosse con tanto dolore) deve prestare la massima attenzione agli sbalzi di temperatura. Dunque, proteggere bene le mani dal freddo. Se poi si è costretti in casa dal maltempo, bisogna evitare di stare fermi troppo a lungo, alzandosi più spesso dalla poltrona o dal divano e facendo un po’ di ginnastica tra le quattro pareti domestiche, magari con l’ausilio di piccoli pesi.

 

Infortuni

Attenzione infine al rischio cadute se si esce di casa, e si cammina sotto la pioggia, con la neve, o quando le temperature scendono sotto lo zero, rendendo la pavimentazione sdrucciolevole. “Indossare calze di lana, mentre le scarpe – raccomanda l’internista – possono essere comode, con suola antiscivolo e con un buon grip. Ben vengano anche cappelli con paraorecchi, se si è soggetti a soffrire di otite o sinusite. Le persone con neuropatia diabetica (un danno ai nervi delle estremità) devono fare particolare attenzione perché possono esporsi più facilmente al rischio geloni”.

 

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