Inverno, meglio stare in casa, al caldo. I runner in buona salute, con un fisico controllato, possono tuttavia correre e camminare a passo svelto di giorno, affrontando le basse temperature, avendo tuttavia cura di vestirsi in maniera adeguata quando fanno footing, anche per evitare che umidità e sudore, venendo a contatto con il corpo, finiscano per raffreddarsi causando una reazione negativa.
Ma a parte i fisici atletici, quali precauzioni dobbiamo prendere d’inverno per affrontare il grande freddo? A livello strutturale, dovremmo tutti vivere in case con elevati standard termici e ben coibentate, per evitare la dispersione di calore attraverso i muri e gli infissi (se necessario, ricorrere anche ai vecchi paraspifferi). Molto importante è vestirsi a strati, gli indumenti che arrivano a contatto con la pelle devono essere di tessuto speciale, in modo da evitare di trattenere il freddo umido, che altrimenti potrebbe contribuire all’insorgenza di una malattia da raffreddamento.
Oltre all’intimo, vestirsi a strati significa aggiungere capi intermedi isolanti, e un classico maglione di lana calda. Un giaccone impermeabile a prova di pioggia, neve e vento, completa la dotazione. Ricordarsi di proteggere bene i piedi (anche con doppie calze), le mani e la testa (con sciarpe e cappelli, soprattutto per chi soffre di sinusite). Grande attenzione deve infine essere posta al letto che deve mantenerci al caldo durante il sonno: doppie coperte e piumini, se necessario, ma anche pigiama con pantaloni e maniche lunghe.
Se necessario, in casa, dare un occhio ai termosifoni, destreggiandosi bene tra risparmio energetico e benessere ambientale, evitando gli sprechi ma senza soffrire, quindi amministrando al meglio gli orari del termostato, nelle abitazioni con riscaldamento autonomo. Da evitare le stufette a gas, attenti anche ai caminetti che bruciano ossigeno all’interno dell’abitazione senza il necessario ricambio d’aria, a maggior ragione quando si è trascurato di fare manutenzione.
“È necessario dunque coprirsi adeguatamente per mantenere caldo l’organismo – ricorda il professor Sesti, presidente della Società italiana di medicina interna – indossare guanti e giacche impermeabili se si esce di casa. Chi soffre di fenomeno di Raynaud (una reazione alle dita delle mani che diventano pallide, fredde, poi violacee e rosse con tanto dolore) deve prestare la massima attenzione agli sbalzi di temperatura. Dunque, proteggere bene le mani dal freddo. Se poi si è costretti in casa dal maltempo, bisogna evitare di stare fermi troppo a lungo, alzandosi più spesso dalla poltrona o dal divano e facendo un po’ di ginnastica tra le quattro pareti domestiche, magari con l’ausilio di piccoli pesi.
Attenzione infine al rischio cadute se si esce di casa, e si cammina sotto la pioggia, con la neve, o quando le temperature scendono sotto lo zero, rendendo la pavimentazione sdrucciolevole. “Indossare calze di lana, mentre le scarpe – raccomanda l’internista – possono essere comode, con suola antiscivolo e con un buon grip. Ben vengano anche cappelli con paraorecchi, se si è soggetti a soffrire di otite o sinusite. Le persone con neuropatia diabetica (un danno ai nervi delle estremità) devono fare particolare attenzione perché possono esporsi più facilmente al rischio geloni”.
Leggi anche: arriva il grande freddo, proteggere il cuore