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Quel sondino raffredda i nervi. “Via il dolore senza farmaci”

Primi test di un device impiantabile, studio della Northwestern pubblicato su Science. Neuropatie dolorose, il long-Covid le aggrava

21/08/2022

Un dispositivo per togliere il dolore senza impiegare farmaci. In uno studio pubblicato su Science, un gruppo di ricerca della Northwestern University ha descritto un device impiantabile, morbido e flessibile, che si allaccia ai nervi periferici e li raffredda in modo mirato, rallentando la trasmissione dei segnali dolorosi al cervello: realizzato con materiali riassorbibili, si accende così una nuova speranza per il trattamento del dolore post-operatori.
«La nostra tecnologia – ha affermato il bioingegnere John A. Rogers, capofila del progetto – sfrutta meccanismi simili a quelli che provocano l’intorpidimento delle dita quando sono fredde. L’impianto consente di produrre un effetto analgesico programmabile, diretto su nervi specifici». Man mano che si raffredda un nervo, i segnali dolorosi che trasmette diventano sempre più lenti, fino a fermarsi completamente.

 

Un’altra notizia dal mondo della ricerca sul dolore cronico legato alle terminazioni nervose viene dal Regno Unito: in una fetta di pazienti, alcuni sintomi neurologici e psichiatrici da Covid-19 possono protrarsi per oltre due anni dopo la guarigione. È il dato che emerge da uno studio condotto da ricercatori della University of Oxford pubblicato su Lancet Psychiatry. Sin dalle prime fasi della pandemia, è noto che Covid-19 è associato a un aumentato rischio di sequele neuropsichiatriche – scrivono i ricercatori – Tuttavia, a più di due anni dalla diagnosi del primo caso, tre importanti punti rimangono senza risposta, e dovranno essere chiariti: innanzitutto, non sappiamo se o quando i rischi di diversi esiti post-Covid-19 tornino al valore di base; in secondo luogo, il profilo di rischio nelle diverse fasce di età; terzo, se i profili di rischio sono cambiati o meno con l’emergere di diverse varianti.