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Soia e legumi, amici del gusto e della salute

Proteine, capacità di contrastare il colesterolo, e un aiuto prezioso all’equilibrio intestinale

18/12/2022 - di Ciro Vestita

Nel 1903 i fratelli Wright creano il primo aereo: fu l’invenzione del millennio. Certo il primo volo fu di 36 metri, che solo un anno dopo divennero diversi chilometri, ma il tutto rimaneva nell’alveo dello spettacolo. Nelle manifestazioni aeree il pubblico accorreva numeroso, e lo spettacolo più ambito era anche il più cruento, cioè quando gli aerei si sfracellavano al suolo. Finché sulla scena comparvero gli uomini d’affari, come Wilhelm Boeing, che iniziò a costruire aerei sempre più leggeri, con un enorme sviluppo durante la guerra del 15-18 ove i velivoli furono usati non solo per gli attacchi ma anche anche come propaganda: D’Annunzio, ad esempio, lanciò dal suo aereo migliaia di volantini su Vienna invitando gli Austriaci ad arrendersi. Nel primo dopoguerra, aumentò la concorrenza, con gli aerei prodotti da James Smith McDonnell e da Donald Wills Douglas (le due compagnie si fonderanno nel 1967). Altro genio dell‘aereonautica dei primi decenni del secolo fu William Fokker, che costruì l’aereo del Barone Von Richtofen detto anche il barone Rosso, vero killer della aviazione nemica.

 

Ma finita la guerra gli affari crollarono visto che le commesse dell’esercito furono annullate. E qui entrò in campo il genio di Henry Ford. Questo abilissimo manager aveva da poco creato la T Ford, la economicissima macchina che tutti gli americani potevano permettersi. Il prezzo basso era dovuto alla scoperta della catena di montaggio, veloce sistema che Ford aveva imparato quando lavorava come garzone nelle macellerie di Chicago ove l’animale veniva trattato su dei tapis roulant risparmiando tempo e mano d’opera. Ford prese sotto la sua custodia Boeing e Douglas permettendo così la nascita delle più grandi compagnie aeree del mondo.

 

Una macchina che va…a soia

Ma Ford era un genio in qualsiasi campo; con la crisi del 29 che distrusse l’economia americana egli creò la prima auto ecologica la Hemp Body Car fatta con fibre derivate dai semi di soia. Questa auto avveniristica era alimentata da etanolo, un alcol estratto dalla canapa. Niente acciaio e niente plastica: tutto naturale. E chissà, forse con la crisi attuale presto torneremo a queste auto. Intanto la soia rimane la leguminosa più diffusa al mondo; di bassissimo costo ha proteine migliori di quelle della carne, il tutto a costo minimo. Essa inoltre è fra le migliori armi naturali per abbassare la colesterolemia.

 

Stesse proprietà nutrizionali i ceci, legumi antichi da sempre presenti in Europa a differenza dei fagioli che arrivarono dall’America. Da sempre sinonimo di piatto umile, tutti ricordiamo la risposta che il poeta Orazio dette all’imperatore Augusto che lo aveva invitato per una festa a corte: “No divino Augusto, la mondanità non mi piace e soprattutto non mi piacciono i banchetti ridondanti di cacciagione e vino; preferisco stare con i miei cani”. Prosegue Orazio: “Inde domum me ad porri et ciceris refero, laganique catinum (e quindi stasera mangerò un grande piatto di lasagne con ceci e porri)”.

 

Tutti questi legumi hanno potere immenso nel “ramazzare” cellule pericolose del colon. Il piatto ideale è la zuppa di orzo con ceci cipolle e carote: sapore paradisiaco, tanta salute e soprattutto un costo bassissimo cosa molto importante in questo periodo. Le fibre di legumi e verdure (in primis l’inulina) sono il pasto principale della nostra flora batterica intestinale ormai considerata il nostro esercito personale. La regina delle verdure è senz’altro la cicoria ricca anche di una molecola chiamata luteina utilissima per il benessere della nostra retina oculare.

 

Fagioli in coccio e patate sotto cenere

“Altro non ode che il crocolio roco della pentola al foco” è la poesia ’La servetta di Monte’ del Pascoli che dipinge un idilliaco quadro familiare ove la donna di casa cuoce a fuoco lentissimo i fagioli, mentre la pentola ribolle in un delizioso brontolio. Era abitudine in quei tempi cuocere i legumi nelle pentole di coccio con un fuoco piccolo e lento, mentre le patate venivano cotte sotto la cenere. Venivano fuori zuppe deliziose e fortemente risparmiose. Con i tempi che corrono…. tutto torna utile!

 

Malva e mirtillo contro i disturbi per le vie urinarie

Contrastano l’infiammazione, aiutano la diuresi e sono fortemente depurative “Ah, urinassi con la stessa facilità con cui costui piange!” è la famosa sarcastica battuta del premier francese Clemenceau, prostatico cronico, contro il nostro senatore Orlando alla conferenza pace di di Versailles del 1919, ove l’Italia fu trattata molto male. Se questo signore avesse seguito un po’ i medici delle isole francesi nei Caraibi forse avrebbe aiutato la sua prostata; in quegli anni infatti era già famosa la Palma nana (serenoa repens), alberello delle isole tropicali i cui principi attivi sono utilissimi per chi soffre di disturbi prostatici.

 

Anche altre piante sono eccezionali per le vie urinarie; in primis il mirtillo il cui principio attivo (il mirtilene) combatte egregiamente i disturbi delle vie urinarie. Ma anche altre piante medicali sono utili a questo scopo, come lavanda e timo. La mia preferita è la malva; una tisana fa davvero dei piccoli miracoli, contrasta l’infiammazione, è blandamente diuretica e fortemente depurativa.