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Sincronicità: quei segnali che solo io posso capire

Piccole coincidenze nella vita quotidiana che hanno senso solo per chi li osserva. È un modo con cui l’inconscio riaffiora, come nei sogni

21/05/2023 - di Maria Cristina Righi

Capita a tutti di sperimentare piccole coincidenze nella vita quotidiana. Quando queste si ripetono spesso possono portare in sé significati nascosti e si parla di sincronicità. Questo fenomeno è analizzato dallo psichiatra Carl Gustav Jung partendo da un’esperienza, raccontata in una delle sue opere: è in consultazione con una paziente, molto razionale, che gli racconta un sogno in cui riceve uno scarabeo d’oro. In quello stesso momento, uno scarabeo dorato sbatte contro la finestra. Jung quindi prende l’insetto e lo posa sul tavolo. Poteva essere una banale coincidenza, ma la paziente invece è destabilizzata emotivamente da questo incidente, che non rientra nel suo codice di spiegazione scientifica del mondo, quindi apre una dimensione più simbolica e poetica della sua esperienza. E in questo modo permette anche di dare una svolta alla sua terapia.

 

La sincronicità consiste in una successione di segni e coincidenze che hanno senso solo per chi li osserva. E tra le migliaia d’informazioni che si ricevono ogni giorno, questi segnali catturano l’attenzione solo quando hanno un significato particolare che oltrepassa le semplici coincidenze. Inoltre, come i sogni, questi elementi carichi di significato sono una manifestazione dell’inconscio e un supporto di lettura per illuminare i pensieri, trasmettere una lezione, convalidare un’impressione.

 

Ma come si riconosce la sincronicità? In primo luogo, per parlare di sincronicità, deve esserci una ripetizione di almeno due segni, a differenza della pura coincidenza. Per esempio, ci si trova in un ristorante e si sento parlare del Messico, il paese di nascita della propria madre, poi nel giro di due giorni si incrocia, in tv o su una rivista, un servizio su questo paese e si scopre che in città c’è una mostra sui Maya. Se la sincronicità può ruotare intorno a mille cose, è comunque sempre accompagnata da un sentimento di sorpresa e suscita una forte emozione.

 

Per far emergere il significato nascosto si possono registrare questi segni e notare ciò che ci riferiscono. Scriverli permette di avere una visione più ampia, come se si osservasse la propria vita con gli occhi di un altro. Si può anche parlarne con una persona fidata, che non essendo direttamente coinvolta può trovare le chiavi di lettura di questi segni. Il significato potrebbe non rivelarsi immediatamente, ma si verifica sempre, anche a distanza di molto tempo.

 

Per riuscire a riconoscere e comprendere il senso della sincronicità è utile coltivare il proprio intuito. Viviamo in un’epoca d’incertezze, ed è normale allontanarsi da schemi eccessivamente logici e tornare alle proprie sensazioni e alla propria bussola interiore. Inoltre, dopo l’esperienza del virus invisibile, alcuni hanno messo in discussione la scienza e le certezze razionali. Di qui la necessità di trovare punti di riferimento con l’aiuto di una forza più istintiva, meno basta sulla ragione. Le analisi di psicologi e psichiatri sottolineano che per due anni lockdown e smart working hanno portato le persone a ricentrarsi su se stesse, a essere più interiorizzate. Di conseguenza viene prestata maggiore attenzione a sogni, segni e anche alla sincronicità.

 

C’è anche una dimensione positiva di cui l’intuizione è una forza fondamentale. È ciò che permette di riconnettersi con gli esseri viventi, la terra, gli animali. Gli intuitivi, che gli psicologi chiamano anche ipersensibili, sono più avvantaggiati rispetto ai razionali. L’intuito aiuta a riconquistare la parte più spirituale, a riconciliare la parte sinistra del cervello (logica) con quella destra (emotiva). Ognuno di noi è dotato di intuizione e ha la possibilità di svilupparla per cogliere al meglio i segnali che ci arrivano dall’inconscio.