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Quando (e come) chiamare il 118-112

Improvvisa perdita di coscienza, dolori al petto o gravi difficoltà di respirazione: non c’è tempo da perdere

19/09/2021 - di Antonio Alfano

Quando scatta l’allarme cuore, chiamare subito i soccorsi e non recarsi in ospedale in maniera autonoma. Un ritardo, soprattutto nelle urgenze cardiologiche, può rappresentare un pericolo per la vita. «Di fronte a segni importanti, come un’improvvisa perdita di coscienza, dolori al petto o gravi difficoltà di respirazione – afferma Giancarlo Casolo, Direttore S.C. Cardiologia Nuovo Ospedale Versilia e Presidente regionale Toscana dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) – è fondamentale contattare subito i sistemi di emergenza – urgenza, 118/112, evitando iniziative personali per altre forme di assistenza. Nelle malattie cardiovascolari, dietro ogni segno si può nascondere un serio pericolo per la salute che mette a rischio la vita stessa. Ad esempio, subito dopo un dolore al petto può comparire un grave aritmia che può provocare un arresto cardiaco. Occorre sempre agire con tempestività».

 

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità confermano che le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi. In caso di gravi necessità, il servizio di emergenza-urgenza è attivo con il numero 118, mentre in alcune regioni è in funzione il 112, Numero di Emergenza Unico europeo (NUE).

 

Le malattie che possono determinare un’urgenza cardiologica sono varie, come sindromi coronariche acute, dolore toracico, gravi aritmie, arresto cardiaco extraospedaliero, scompenso cardiaco acuto, shock cardiogeno o sindrome aortica acuta. «Altra patologia temibile da punto di vista dell’emergenza – urgenza cardiologica – sostiene Giancarlo Casolo – può essere l’edema polmonare che può causare gravi difficoltà respiratorie. La persona diviene pallida ed il cuore, se non pompa a sufficienza può andare in arresto». L’efficacia dei servizi di emergenza – urgenza, 118 e 112, si basa anche su una corretta comunicazione da parte del cittadino delle reali condizioni del paziente. Bisogna fornire sempre all’operatore della Centrale operativa indicazioni chiare, rispondendo con precisione alle domande sulle condizioni che riguardano in quel momento la persona, ma senza farsi prendere dall’emotività e dallo stress, seppure comprensibili in quei momenti di grave difficoltà. «Nel caso delle emergenze cardiologiche – chiarisce il cardiologo Giancarlo Casolo – chi già soffre di una malattia cardiaca, come infarto pregresso, portatore di pacemaker, ecc. deve comunicarlo alla centrale operativa 118/112, in modo che si possano predisporre gli interventi più appropriati. Tra l’altro, il personale dell’emergenza – urgenza è addestrato nel porre le domande guida più utili per inquadrare meglio il caso».

 

Evento di gravità eccezionale è l’arresto cardiaco. In Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci, dei quali 60.000 in Italia. «L’uso corretto del defibrillatore automatico esterno – conferma Giancarlo Casolo – è fondamentale in caso di arresto cardiaco, nell’attesa che arrivino sul posto i soccorsi. Tra l’altro la recente normativa tende ad estendere l’utilizzo dello strumento anche ai non sanitari. Gli attuali strumenti sono automatizzati al massimo e non richiedono particolari competenze. Sono anche stati attivati corsi formativi per il loro utilizzo rivolti a non sanitari».

 

 

LA NUOVA LEGGE: più defibrillatori alla portata di chi fa primo soccorso

 

Favorire l’uso dei defibrillatori per contrastare gli arresti cardiaci è l’obiettivo della legge approvata a luglio, che consente l’uso dei defibrillatori anche da parte di persone non formate. I defibrillatori potranno essere disponibili in aeroporti, porti e stazioni, mezzi di trasporto con percorsi superiori alle due ore, scuole e università, ma anche in spiagge e luoghi dove si praticano sport. Ai cittadini che fanno il primo soccorso è senz’altro richiesto di integrarsi con la rete dell’emergenza territoriale 118/112.