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Prostata e ovaio, armi più efficaci contro il cancro

Olaparib, molecola capostipite dei PARP inibitori, risulta in grado di tenere sotto controllo la progressione metastatica

17/04/2022

La medicina di precisione segna una svolta nel trattamento dei tumori della prostata e dell’ovaio. «Nell’ovaio – afferma Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma – oggi abbiamo terapie efficaci che permettono di tenere sotto controllo la malattia metastatica. Oltre alla chemioterapia, sono disponibili farmaci antiangiogenetici che impediscono la crescita del tumore ed i PARP inibitori, classe di farmaci di cui olaparib fa parte, in grado di agire in maniera selettiva sulle cellule mutate. La chirurgia si conferma sempre la prima arma contro questo tumore».

 

Per la cronaca l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di olaparib, molecola capostipite dei PARP inibitori, nel trattamento dei pazienti affetti da tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione e con mutazione dei geni BRCA1/2 in progressione dopo una precedente terapia con un nuovo agente ormonale. AIFA, inoltre, ha approvato la rimborsabilità di olaparib in combinazione con bevacizumab, nel trattamento di mantenimento di prima linea del carcinoma ovarico avanzato che presenti un difetto di ricombinazione omologa (HRD), un difetto nel meccanismo del riparo della doppia elica del DNA presente in circa il 50% dei casi.

 

Ovaio

«Olaparib, in combinazione con bevacizumab, ha ridotto il rischio di progressione della malattia o morte del 67% – spiega la professoressa Nicoletta Colombo, direttore del programma di ginecologia oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), docente all’Università di Milano-Bicocca – sappiamo poi che il 70% delle donne con malattia avanzata va incontro a recidiva entro due anni: per questo motivo è importante utilizzare terapie di mantenimento in grado di ottenere una remissione a lungo termine».

 

L’esecuzione del test HRD al momento della diagnosi permette di indentificare tempestivamente le pazienti che possono beneficiare di un trattamento in grado di controllare la malattia a lungo termine, ritardando la ricaduta, con una buona qualità di vita. Le mutazioni dei geni BRCA rappresentano solo una parte dei difetti del sistema di ricombinazione omologa, i quali si ritrovano in circa il 50% delle pazienti con tumore ovarico avanzato di nuova diagnosi e predicono la sensibilità agli inibitori di PARP. Conoscere lo status di HRD è fondamentale per la selezione delle pazienti che possano beneficiare del trattamento di prima linea personalizzato con olaparib in combinazione con farmaci antiangiogenici.

 

Prostata

Per quanto riguarda la rimborsabilità di olaparib come monoterapia nei pazienti con carcinoma prostatico metastatico, questa approvazione apre un nuovo, fondamentale capitolo, della medicina di precisione. «Nello studio pubblicato sul New England Journal of Medicine – afferma Giuseppe Procopio, responsabile Oncologia Medica genitourinaria della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e coordinatore nazionale dello studio PROfound –, olaparib ha più che triplicato la sopravvivenza libera da progressione radiologica, inoltre, ha ridotto il rischio di morte del 31%, con una sopravvivenza globale mediana di 19,1 mesi rispetto a 14,7 mesi con l’agente ormonale.

 

E sono favorevoli anche i dati sulla qualità di vita». Uno step basilare ai fini del trattamento è il test BRCA, come stabilito anche nelle raccomandazioni dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Circa il 10% degli uomini presenta infatti una mutazione dei geni BRCA, consentendo di pianificare un percorso terapeutico adeguato.

 

Oncogenetica

L’identificazione di varianti nei geni BRCA1/2 in un uomo con carcinoma prostatico o in una donna con tumore dell’ovaio permette infine di intraprendere un percorso di consulenza oncogenetica nei familiari per identificare i portatori di mutazioni, consentendo di intraprendere strategie finalizzate alla riduzione del rischio.

 

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