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Vuoti di memoria, ecco quando chiedere aiuto

Un test può aiutarci a distinguere tra amnesia lieve e decadimento cognitivo

23/12/2022
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La perdita della memoria è un fenomeno che colpisce gran parte delle persone in età avanzata. Ma non solo: può capitare anche a chi è più giovane di fare fatica per un attimo a ricordare dove dobbiamo svoltare a un incrocio mentre torniamo a casa, anche se da anni facciamo lo stesso percorso.

 

È proprio la capacità di orientarci a darci il segnale che qualcosa nel cervello non funziona come dovrebbe, ma è sempre molto difficile individuare il problema al momento giusto per intervenire. Un team della Bond University (Australia) ha inventato un test semplice e veloce in grado di indicare se stanno sopravvenendo problemi di memoria e di lanciare l’allarme sulla eventuale comparsa di malattie degenerative come l’Alzheimer o diversi tipi di demenza.

 

Dimenticare è umano

Un certo grado di dimenticanza è normale (mantenere la memoria è un’attività che grava sul nostro metabolismo) e troppe informazioni inutili possono rallentare o ostacolare il recupero di ricordi specifici.

 

Ma la nostra memoria è destinata a degenerare in modo naturale: come il resto del corpo, le cellule cerebrali si riducono con l’età. Inoltre, mantengono meno connessioni con altri neuroni e immagazzinano meno sostanze chimiche necessarie per inviare messaggi.

 

In molti casi, i fattori che influenzano il calo di memoria sono banali, come la stanchezza, l’ansia o la distrazione. Ma a volte, quando ad esempio un anziano smarrisce più volte la via di casa e si perde, potrebbe trattarsi di un segno di declino cognitivo o addirittura l’inizio di una demenza, un problema che può influenzare la vita quotidiana.

 

Le difficoltà di navigazione e la perdita dell’orientamento sono infatti un indicatore precoce della malattia di Alzheimer, il tipo di demenza più comune. Studi di risonanza magnetica (MRI) hanno dimostrato che le aree che sono alla base dei ricordi dell’ambiente spaziale sono le prime a essere colpite da questa malattia degenerativa.

 

Il test per capire se la memoria funziona

Il team scientifico ha lavorato alla messa a punto di una diagnosi rapida e accurata di decadimento cognitivo lieve, che può portare all’esplorazione di potenziali trattamenti e alla pianificazione del futuro. Come funziona? È un test di 5 minuti che utilizza la memoria visiva come dimostrazione della capacità di orientamento. Si chiede ai partecipanti di ricordare immagini di case e successivamente si testa la capacità di distinguere tra le immagini viste e acquisite e una serie di nuove immagini di case.

 

Ebbene, il team ha scoperto che il test funziona bene nel prevedere le variazioni naturali della capacità di orientamento nei giovani sani; ora stanno valutando l’efficacia del test negli anziani.

 

Si tratta di un sistema facile e veloce che potrebbe essere messo a disposizione di medici di base per capire quando è il momento di iniziare a focalizzare l’attenzione sulla perdita della memoria, quando inizia a diventare qualcosa di più che una piccola amnesia.

 

Il team ritiene sia una diagnosi precoce del genere consente di gestire in modo più mirato il disturbo, aiutando a contrastare anche malattie degenerative come l’Alzheimer.