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Perché è sempre meglio fare attività fisica anche nelle città inquinate

Un regolare esercizio fisico può limitare i danni alla salute in chi vive in città ad alto inquinamento atmosferico, ed evitare la cosiddetta “sindemia”

24/08/2021
esercizio-inquinamento

Anche se si vive in una città ad alto tasso di inquinamento, è sempre una buona idea svolgere esercizio fisico regolare: può ridurre, e non di poco, il rischio di morte per cause naturali. Lo spiega una nuova ricerca condotta da un team della Chinese University of Hong Kong, che mette in luce come una pratica sportiva abituale riduca il rischio di peggioramento della salute indipendentemente dall’esposizione all’inquinamento atmosferico (che sappiamo benissimo essere un elemento in grado di aumentare il rischio di morte). Perciò, secondo le raccomandazioni scientifiche, fare fitness con regolarità dovrebbe diventare parte di una strategia di miglioramento della salute anche per chi vive in aree dall’alto inquinamento dell’aria. Stando attenti a dove si fanno queste attività.

 

Perché è sempre meglio fare attività fisica anche nelle città inquinate

 

Lo studio ha attraversato un ampio arco temporale, 15 anni dal 2001 al 2016, con il monitoraggio dei dati di oltre 384 mila adulti a Taiwan, allo scopo di comprendere gli effetti dell’esercizio fisico regolare e dell’esposizione a lungo termine alle particelle fini. Le conclusioni, publicate su CMAJ (Canadian Medical Association Journal), mostrano come un livello più elevato di esercizio fisico regolare diventa vantaggioso anche nelle aree inquinate, sebbene sia naturalmente meglio svolgere esercizi in zone con un più basso livello di inquinamento.

Abbiamo visto in un’altra ricerca come sia in ogni caso meglio andare a a vivere vicino a un bosco, per avere benefici a livello sia fisico che cognitivo. Ma chi è costretto a vivere in città inquinate ha la possibilità di limitare i danni provocati dai gas serra:  “Abbiamo scoperto che un basso livello di esercizio abituale e un alto livello di esposizione sono associati a un rischio maggiore di morte”, si legge nel paper della ricerca. Una tesi che rafforza altri studi internazionali meno ampi, che avevano già spiegato che l’esercizio fisico regolare, anche in aree inquinate, è sempre vantaggioso.

 

La “sindemia” causata da sedentarietà e inquinamento

 

L’autore principale dello studio, il dott. Xiang Qian Lao, spiega dunque che in una città inquinata si può comunque migliorare le proprie condizioni di vita svolgendo attività fisica costante: “Il nostro studio rafforza l’importanza della mitigazione dell’inquinamento atmosferico, come ridurre gli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico e massimizzare gli effetti benefici di esercizio regolare”.
Naturalmente le raccomandazioni si focalizzano su esercizi in ambienti indoor, evitando le camminate e le uscite in bici su strade congestionate.
Al contrario, una combinazione di inattività fisica e inquinamento atmosferico dovrebbe essere considerata come “sindemia” (l’aggregazione di due epidemie), poiché insieme influenzano il comportamento e gli esiti nella salute delle persone.