Vivere senza stomaco si può, decisivo il sostegno psicologico
Tumore gastrico, l'immunologia migliora la prognosi. La riabilitazione fa la differenza
Cancro dello stomaco, l’avvento dei farmaci immunoterapici ha segnato un allungamento della vita libera da malattia. Vivere senza stomaco si può, ma occorre affrontare una sorta di corsa a ostacoli. Bisogni e diritti dei malati sono stati affrontati nel corso di un seminario incentrato sul tumore gastrico organizzato dall’Associazione Vivere senza Stomaco si può.
Dopo l’intervento
In 4 casi su 10 è possibile intervenire chirurgicamente, ma come è la vita dopo l’operazione? “La rimozione dello stomaco comporta uno stress fisico e psicologico. Occorre imparare ad accettare questa condizione, gestire l’ansia o la paura che la malattia torni a ripresentarsi, gestire la malnutrizione e la perdita di peso – dichiara la presidente, Claudia Santangelo – per questo chiediamo, tra l’altro, di diffondere l’assistenza da parte dello psiconcologo”.
Rapporto medico paziente
Un opportuno sostegno psicologico è ormai ritenuto una componente essenziale del percorso terapeutico. “Dagli studi internazionali – sottolinea Rodolfo Passalacqua, coordinatore delle linee guida Aiom per l’assistenza psicosociale dei malati oncologici – emerge che i bisogni principali dei pazienti sono l’informazione, comprendere la patologia e le sue conseguenze, comunicare con i medici. Tutti questi aspetti vanno affrontati attraverso interventi strutturati e con personale formato”.
La realtà è diversa da quella di 20-30 anni fa, oggi il paziente è più informato, più consapevole dei suoi diritti. Come il diritto a essere riabilitato dagli esiti dei trattamenti oncologici. I pazienti gastroresecati chiedono risposte, pensano alla loro qualità della vita. È importante assicurare una risposta ai tanti diversi bisogni. Dopo l’intervento chirurgico e le terapie farmacologiche subentrano cambiamenti fisici e dell’immagine corporea che richiedono un supporto psiconcologico.
Risposte
“Oltre il 45% dei pazienti – spiega Patrizia Pugliese, psiconcologa – avverte cambiamenti della sfera sessuale, e uno su tre necessita di un intervento assistenziale. Purtroppo, le risposte a queste necessità sono carenti”. La figura dello psiconcologo, secondo l’associazione, dovrebbe essere inserita all’interno dei PDTA, percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, allo scopo di uniformare l’approccio clinico a questa patologia”.
Uno studio internazionale ha dimostrato una prevalenza di disturbi sessuali nel 40% dei gastroresecati, il 47% chiede un aiuto per superare le problematiche della sfera intima e questo bisogno di supporto psicologico è presente anche in fase avanzata di malattia. La chemioterapia spinge il 32% dei pazienti a interrompere la vita sessuale e il 41% a diminuire la frequenza dei rapporti. Dunque, l’assistenza psicosociale globale si configura come un bisogno emergente che serve non solo a permettere un ritorno alla vita di tutti i giorni ma ad aiutare la coppia ad accettare le limitazioni, ad esprimere i propri desideri per superare insieme le difficoltà.
Prevenzione
Doveroso, ogni volta che parliamo di cancro dello stomaco, un cenno rivolto alla prevenzione: l’eradicazione di Helicobacter pylori, il batterio responsabile di sintomi dolorosi a livello gastrico, ulcera e gastrite, può dimezzare il rischio di tumore dello stomaco in individui con familiarità per questa malattia. I risultati di una sperimentazione clinica pubblicati sul New England Journal of Medicine e condotta dal National Cancer Center di Goyang, in Corea del Sud, avvertono: se Helicobacter pylori fosse eradicato si potrebbe prevenire l’80-90% dei casi di cancro dello stomaco sotto i 40 anni e un caso su 4 negli anziani.