Valditara vieta i cellulari in classe alle superiori. Lo stop da settembre: “Troppi effetti negativi sulla salute”

La circolare del Ministero della Salute, in cui si ufficializza la stretta sugli smartphone, prevede alcune eccezioni e fa leva sulle evidenze scientifiche. Ecco cosa c’è da sapere e quando entra in vigore il divieto

di VALERIA PANZERI
17 giugno 2025
L'ultima circolare ministeriale vieta l'uso degli smartphone a scuola

L'ultima circolare ministeriale vieta l'uso degli smartphone a scuola

Il ministro Valditara passa ai fatti. Nelle scorse settimane aveva annunciato la stretta sugli smartphone nelle scuole superiori: con una circolare ufficiale, firmata dal ministro dell'Istruzione e del Merito, vengono ora formalizzate le nuove regole tese a salvaguardare la salute fisica e mentale degli adolescenti. La direttiva entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico. Giuseppe Valditara ha inviato il documento ai dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e ai coordinatori didattici delle scuole paritarie del secondo ciclo d'istruzione, giustificandola come un'azione che non può più attendere.

"Tale intervento appare ormai improcrastinabile alla luce degli effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica – spiega il ministro – che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche. Sull'argomento sono sempre più numerosi gli studi, così come risulta una sempre maggiore attenzione da parte degli organismi internazionali e delle istituzioni sanitarie sulla necessità di adottare politiche in grado di contrastare i preoccupanti fenomeni che tali ricerche mettono in luce".

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Cosa dice la circolare

Niente cellulare a scuola. "Le istituzioni scolastiche provvederanno, pertanto, ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l'orario scolastico anche a fini didattici, nonché specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire a tale divieto. È rimessa all'autonomia scolastica l'individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione", si sottolinea nella circolare.

Le eccezioni in base alle esigenze didattiche 

Unica eccezione sarà l'utilizzo del dispositivo per finalità didattiche o per piani di studi personalizzati. Resta inteso che "l'uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per motivate necessità personali.

Analogamente, l'utilizzo del telefono cellulare rimane consentito qualora, sulla base del progetto formativo adottato dalla scuola, esso sia strettamente funzionale all'efficace svolgimento dell'attività didattica nell'ambito degli specifici indirizzi del settore tecnologico dell'istruzione tecnica dedicati all'informatica e alle telecomunicazioni", chiarisce il ministero. Esclusivamente per finalità didattiche, si legge ancora nella circolare, "resta ovviamente confermato l'impiego degli altri dispositivi tecnologici e digitali a supporto dell'innovazione dei processi di insegnamento e di apprendimento, come pc, tablet e lavagna elettronica, secondo le modalità programmate dalle scuole nell'esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa. Sotto tale profilo, le istituzioni scolastiche avranno cura di sfruttare in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti digitali, ormai largamente diffusi in ambito scolastico grazie ai notevoli investimenti avviati negli scorsi anni, per migliorare la qualità degli insegnamenti e favorire l'apprendimento".

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Consapevolezza digitale e IA

Non solo divieti, il ministro della Salute sottolinea l'importanza di porre al centro il benessere psicofisico dei ragazzi, con strategie mirate. Soprattutto in un'ottica di consapevolezza ed educazione digitale. "Appare infine utile evidenziare che l'attuazione del divieto generalizzato dell'impiego del telefono cellulare non esaurisce il fondamentale ruolo che la scuola è chiamata a svolgere per assicurare il benessere psicofisico e la crescita dei nostri studenti. È necessario, infatti, rafforzare le azioni finalizzate a educare all'uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali", recita il documento. Con particolari raccomandazioni in merito all'intelligenza artificiale: "Notevole attenzione andrà anche dedicata alle tematiche connesse alla diffusione dell'Intelligenza Artificiale, ivi inclusi i suoi impieghi nelle attività didattiche e nei processi di apprendimento, al fine di promuoverne un uso efficace".

Le evidenze scientifiche a supporto

Istituto superiore della sanità (Iss), Organizzazione mondiale della sanità (Oms) fino all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse): sono numerosi gli studi che Giuseppe Valditara ha citato a supporto del provvedimento: "L’Istituto Superiore di Sanità afferma che, tra le dipendenze comportamentali, l’uso problematico dello smartphone colpisce oltre il 25% degli adolescenti, con effetti negativi su sonno, concentrazione e relazioni, e, nel Rapporto ISTISAN 23-25, evidenzia che, nella fascia di età compresa tra i 14 e i 17 anni, la dipendenza dai social media è associata a un peggiore rendimento scolastico rispetto a chi non ne è dipendente".  E ancora: "l’Organizzazione mondiale della sanità, in base ai risultati del Rapporto denominato “A focus on adolescent social media use and gaming in Europe, central Asia and Canada” (2024), ha evidenziato come l’uso problematico dei social media tra gli adolescenti abbia subito un notevole incremento, con significativa diffusione di fenomeni di dipendenza quali l’incapacità di controllare l’uso degli smartphone, sintomi da astinenza e il trascurare altre attività con conseguenze negative sulla vita quotidiana".

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