Test rivoluzionario prevede il rischio di parto prematuro con 4 mesi di anticipo
L’esame messo a punto del BGI Research di Shenzhen e Ospedale di Ostetricia e Ginecologia della Fudan University di Shanghai, in Cina, sarà presentato alla conferenza annuale della Società Europea di Genetica Umana che si tiene a Milano

Test per prevedere nascita prematura
Roma, 25 maggio 2025 - Un test del sangue potrebbe prevedere con 4 mesi di anticipo il rischio di un parto prematuro. Una novità che promette di rivoluzionare le strategie di prevenzione di un problema grave, non trascurabile. Infatti ogni anno circa 13,4 milioni di neonati in tutto il mondo nascono prematuri, pari a circa uno su dieci di tutti i nati vivi. Di questi quasi un milione muore ogni anno e i parti pretermine (PTB, PreTerm Birth) rimangono la prima causa di mortalità nei bambini sotto i cinque anni. La SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, fa sapere che nel nostro Paese ogni anno nascono prima del termine tra i 25.000 e i 30.000 neonati, circa 1 bambino su 10. La maggior parte non gravemente prematuri (i cosiddetti "late preterm"), mentre sono circa 0.9-1% i nati "molto" o "estremamente" pretermine.
Il test messo a punto presso il BGI Research di Shenzhen e Ospedale di Ostetricia e Ginecologia della Fudan University di Shanghai, in Cina, e che sarà presentato alla conferenza annuale della Società Europea di Genetica Umana che si tiene a Milano, può predire il rischio di parto prematuro oltre quattro mesi prima della data presunta del parto basandosi sulla presenza di certi frammenti di RNA libero nel sangue (cfRNA) della gestante. Infatti le donne che avranno un parto prematuro presentano a 16 settimane di gestazione un profilo ben distinto e riconoscibile di questi Rna circolanti, tanto da rendere la 'biopsia liquida' un test potenzialmente utilizzabile da affiancare agli altri test prenatali che si fanno di routine.
I bambini nati pretermine hanno organi immaturi e non ancora preparati per la vita fuori dall'utero questo crea un rischio di complicazioni molto più elevato rispetto a quelli nati a termine, con l'insorgere di una serie di problemi di salute come problemi respiratori, ittero, difficoltà di alimentazione e infezioni. A lungo termine i problemi di salute di questi bambini potrebbero includere paralisi cerebrale, epilessia e cecità.
Per arrivare a questa preziosa novità gli esperti hanno analizzato campioni di sangue di 851 gestanti (299 casi di PTB e 552 controlli) a circa 16 settimane di gestazione e hanno riscontrato alterazioni significative nei cfRNA delle donne che poi sarebbero andate incontro a parto prematuro. Lo studio ha preso in considerazione sia le nascite pretermine con membrane intatte sia la rottura prematura delle membrane (quando le acque si rompono prima dell'inizio del travaglio), con meno del 3% delle donne che aveva già avuto un precedente parto pretermine.