Telemedicina in cardiologia, monitoraggio aritmie e scompenso

Cardiopatie controllate in remoto, la rivoluzione del cuore annunciata dalla professoressa Maria Grazia Modena al congresso Sit

di ALESSANDRO MALPELO
12 marzo 2023
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Monitorare i parametri del cuore a domicilio senza spostare il malato dalla sua stanza, incrociando i dati anche quando il dialogo in remoto appare difficoltoso. L’ambito cardiovascolare è quello dove si sono realizzati finora i progressi più significativi, come si evince dalle prime linee guida per la telemedicina in cardiologia, frutto della collaborazione tra la SIT (Società italiana di telemedicina), l’Istituto Superiore di Sanità e le società scientifiche di settore, documento presentato al congresso internazionale di Bologna.

 

Ospedale e territorio

Con questo documento si guarda a un futuro che è già presente, ossia una rete tra l’ospedale, punto di riferimento per eventi acuti come scompenso cardiaco e aritmie, e la rete del territorio, con il medico di medicina generale e le case della salute, per la gestione della cronicità.

 

Tecnologie innovative

“Uno degli elementi più innovativi – spiega la professoressa Maria Grazia Modena, vicepresidente Sit – risiede nell’approccio verso lo scompenso cardiaco, prima causa di ricovero in ospedale, spesso frutto di percorsi inappropriati”. Telemonitorare il paziente a domicilio significa poter controllare a distanza la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, la saturazione di ossigeno nel sangue, in vari momenti della giornata, e valutare l’andamento della terapia. Con questi elementi diventa possibile convocare il paziente in ospedale solo a fronte di reali necessità, o per controlli regolari. Si evitano così accessi impropri in pronto soccorso, inutili sovraffollamenti nelle corsie, riducendo anche la diffusione di infezioni nosocomiali.

 

Defibrillatori

“Un altro capitolo importante delle linee guida – riprende la professoressa Modena – è il telecontrollo delle aritmie. Oltre al classico Holter è possibile visualizzare gli episodi aritmici con dispositivi elettronici come defibrillatori, pacemaker, loop recorder. I pazienti vengono dotati di un device collegato con wifi o bluetooth”. Qualsiasi inconveniente viene captato mediante controlli a distanza che fanno scattare l’allarme, e così procedere a un tempestivo trasferimento in ospedale. Questi sono solo alcuni dei miglioramenti di cui si può giovare tanto la cardiologia quanto la medicina territoriale.

 

Riabilitazione cardiovascolare

Le linee guida regolano anche le prestazioni di teleriabilitazione cardiovascolare, la diagnostica, la telerefertazione e la televisita cardiologica, che avviene dopo una prima visita in presenza.

 

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