Potenti sostanze anti-tumorali scoperte nel cetriolo di mare e nello scorpione amazzonico: cosa dicono gli studi

Uno zucchero prodotto dal primo e una molecola presente nel veleno del secondo hanno dimostrato di riuscire a fermare lo sviluppo del cancro in generale e di quello al seno in particolare. Ora si cerca la via sintetica per produrre farmaci efficaci

di Redazione Salus
20 giugno 2025
Dal mondo animale due sostanze per colpire le cellule tumorali

Dal mondo animale due sostanze per colpire le cellule tumorali

Da due animali davvero agli antipodi, ovvero il cetriolo di mare e uno scorpione dell’Amazzonia, può arrivare un grande aiuto nella lotta ai tumori in generale e a quello al seno in particolare.

Uno zucchero sintetizzato dal primo e una molecola contenuta nel veleno del secondo hanno infatti dimostrato in studi di laboratorio di poter agire con efficacia contro le cellule tumorali, indicando la via per nuovi farmaci. Vediamo in dettaglio cos’hanno scoperto i ricercatori. 

Uno zucchero speciale che blocca il tumore

I cetrioli di mare sono creature fondamentali per la salute dell’oceano, dal momento che puliscono i fondali e riciclano alcuni nutrienti importanti per gli altri abitanti marini restituendoli all'acqua. Ma in futuro potrebbero anche risultare importanti per la salute degli esseri umani.

Secondo uno studio condotto dall'Università del Mississippi e pubblicato sulla rivista Glycobiology, un composto zuccherino presente nei cetrioli di mare può bloccare efficacemente il Sulf-2, un enzima che gioca un ruolo determinante nello sviluppo del tumore alterando la struttura dei glicani, polissaccaridi coinvolti con la risposta del nostro sistema immunitario.

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Ora si cerca una via chimica per i farmaci

I ricercatori hanno avuto risposte positive sia dalla modellazione al computer sia dai test di laboratorio sull’azione del solfato di condroitina fucosilato, zucchero ricavato appunto dal cetriolo di mare, scoprendone un ulteriore vantaggio: a differenza di altri farmaci già utilizzati per inibire il Sulf-2 e quindi la proliferazione delle cellule tumorali, questa sostanza naturale non interferisce con la coagulazione del sangue e quindi non dà rischi di sanguinamento incontrollato.

C’è però un doppio problema: i composti zuccherini presenti nei cetrioli di mare sono unici in natura e occorrerebbero tonnellate e tonnellate di questo invertebrato, tra l’altro prezioso per l’ambiente marino. Ecco perché i ricercatori americani sono ora impegnati nel trovare una via per la sintesi chimica che si augurano possa in futuro portare alla messa a punto di efficaci farmaci antitumorali.

Il benefico veleno dello scorpione

A sua volta, il veleno di uno scorpione amazzonico potrebbe essere la base di sviluppo per un farmaco mirato contro il tumore al seno. Analizzando la sostanza tossica presente nel pungiglione del Brotheas amazonicus, un team di ricercatori della Facoltà di Scienze Farmaceutiche Ribeirão Preto dell'Università di San Paolo, in Brasile, ha infatti identificato una molecola bioattiva (chiamata BamazScplp1) che agisce contro le cellule tumorali di questa forma di cancro con un’efficacia simile a quella dei più comuni farmaci chemioterapici.

Anche in questo caso gli scienziati stanno cercando il modo di sintetizzare in laboratorio questa particolare sostanza, che nei test ha dimostrato di riuscire a causare la necrosi delle cellule tumorali... proprio come se venissero punte da uno scorpione.