Settimana mondiale del glaucoma 2024, consapevolezza e prevenzione
Per informare sui rischi e i danni legati a questa patologia, da domenica 10 a sabato 16 marzo, torna in 100 piazze italiane "La Settimana Mondiale del Glaucoma"
Lo chiamano anche “ladro silenzioso della vista”: sono 76 milioni nel mondo, e circa 1 milione in Italia, le persone affette da glaucoma, ma circa la metà non è consapevole di essere colpito da questa grave malattia che può condurre alla cecità. Gran parte della popolazione non sa che cosa è il glaucoma, inoltre anche chi ha sentito parlare di questa patologia e la conosce pensa, sbagliando, che i sintomi siano riconoscibili e permettano di accorgersene in tempo. Per sapere se si ha il glaucoma è sufficiente rivolgersi a un medico oculista che, con una visita specialistica, può diagnosticarlo in tempo. “Sembra di poter affermare – sostiene Mario Barbuto, presidente di Iapb Italia Onlus – che gli attuali modelli sanitari non sono più in grado di gestire il bisogno di salute visiva di una popolazione che richiede che la prevenzione entri efficacemente nei percorsi di cura. Neanche prova l’esistenza di lunghe liste di attesa”.
Per informare sui rischi e i danni legati a questa patologia, da domenica 10 a sabato 16 marzo, torna in 100 piazze italiane “La Settimana Mondiale del Glaucoma” dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – Iapb Italia Onlus, una grande campagna di sensibilizzazione che in Italia si avvale della collaborazione delle strutture territoriali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Per approfondire il tema si consiglia di accedere al sito www.settimanaglaucoma.it: fonte di informazione completa sulla patologia e sulle iniziative gratuite a disposizione della popolazione a livello locale.
Secondo Barbuto, l’offerta pubblica utilizza vecchi modelli di salute oculare, incapaci di assicurare l’accesso a una visita oculistica a coloro che rischiano di perdere in tutto o in parte la vista. Più precisamente, non c’è ancora una selezione al livello territoriale che faccia da filtro per garantire a coloro che necessitano di accedere prioritariamente alle cure, di raggiungere rapidamente i centri specializzati, ossia gli ospedali. In tal modo si liberano gli ospedali dalla pressione di visite differibili e si tutela la vista di chi è più a rischio ipovisione e cecità. Perciò il Servizio Sanitario Nazionale si deve riorganizzare per garantire l’accesso effettivo ai servizi pubblici oftalmici.
Il glaucoma, ricorda in una nota Iapb Italia Onlus, è una malattia degli occhi che danneggia il nervo ottico, spesso associato ad un aumento della pressione oculare ed è la principale causa di cecità irreversibile nel mondo. Da sintomi solo in fase avanzata, quando i danni causati non sono più riparabili. La progressione della malattia, inoltre, è così lenta che il paziente non si accorge di nulla per molto tempo. Per poterla curare è necessario riconoscerla quando i sintomi non si sono ancora manifestati.