Polmonite da pneumococco, vaccino 21-valente supera le aspettative

In fase avanzata di sviluppo un prodotto in grado di proteggere maggiormente adulti e anziani

di ALESSANDRO MALPELO
5 dicembre 2023

La polmonite da pneumococco è una malattia causata da un batterio che può diffondere nei polmoni e causare sintomi come febbre, tosse, difficoltà respiratorie, senso di soffocamento e dolore toracico. Questa malattia può aggravare una affezione preesistente, soprattutto nelle persone con un sistema immunitario indebolito, come gli anziani o coloro che hanno malattie croniche, e provoca un numero importante di decessi nelle forme complicate.

 

L’importanza della vaccinazione contro la polmonite da pneumococco è stata più volte ribadita da varie fonti: gli infettivologi della Simit, gli igienisti della Siti, i geriatri di Italia Longeva, i medici di medicina generale della Simg e via dicendo. Sono all’ordine del giorno gli appelli del ministero, delle regioni, e dell’Istituto Superiore di Sanità, perché prevenire significa salvare migliaia di vite umane. La novità di questi giorni si chiama V116, un prodotto MSD specificamente messo a punto per proteggere gli adulti, con una immunogenicità superiore rispetto al PCV20 per dieci sierotipi unici su undici, negli adulti di età pari o superiore a cinquant’anni.

 

Esistono più di cento sierotipi che possono colpire gli anziani in modo diverso rispetto ai bambini, fortunatamente abbiamo già tre opzioni normalmente utilizzate in medicina per conferire una difesa immunitaria, e hanno nomi noti al grande pubblico: si tratta di Prevenar, Pneumovax e Synflorix. È importante consultare il medico per determinare quale vaccino sia più indicato per ogni singola persona, e chiedere al curante (che sia pediatra, geriatra, infettivologo, internista o altri) quale propone di somministrare, in modo da favorire una condivisione delle informazioni.

 

La ricerca scientifica e l’industria farmaceutica continuano a lavorare per sviluppare vaccini sempre più efficaci contro la polmonite batterica. Una delle new entry, che ha concluso positivamente la fase di sviluppo e verifica, è il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente di MSD (Merck negli Usa), progettato specificamente per proteggere gli adulti. Uno studio di fase III, denominato STRIDE-3, ha dimostrato che questo prodotto mostra di offrire una più ampia copertura rispetto al suo predecessore, già distribuito capillarmente.

 

Copertura sempre più ampia

Secondo i dati del CDC americano, negli anni 2018-2021 i sierotipi presenti nel vaccino pneumococcico coniugato 21-valente in fase di sviluppo erano responsabili di circa l’83% degli episodi acuti negli individui di età pari o superiore a 65 anni. La novità, che rientra nelle news di questi giorni, riguarda l’inclusione di sierotipi unici che finora mancavano all’appello nei prodotti attualmente autorizzati. Questo vaccino supercollaudato, ormai sulla rampa di lancio, mira quindi a proteggere le persone più vulnerabili con un ombrello ancora più ampio.

 

I dati salienti dello studio citato sono stati presentati al World Vaccine Congress West Coast negli Stati Uniti. Da segnalare anche, informa una nota diffusa da Proformat, che “la Commissione Europea ha comunicato i risultati di Stride-3”.

 

Prospettive incoraggianti

Se il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente in fase di sviluppo verrà presto approvato, sarà il primo specificamente concepito per la popolazione più avanti negli anni. Questo avrebbe un riflesso immediato significativo sul sistema sanitario nazionale, poiché potrebbe aiutare ad abbattere il numero di ospedalizzazioni per malattia pneumococcica disseminata (setticemia) o localizzata al parenchima polmonare, nei gruppi suscettibili.

 

“Le forme invasive di malattia pneumococcica possono causare complicanze gravi e talvolta pericolose, come polmonite, meningite e batteriemia, soprattutto negli anziani o nei soggetti immunocompromessi”, ha scritto Sady Alpizar, Clinical Research Trial Versions di Florida, Inc., uno dei ricercatori principali dello studio. “Abbiamo risultati incoraggianti che mostrano come il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente in fase di sviluppo abbia il potenziale per aiutare a prevenire la malattia pneumococcica tra le popolazioni a rischio”.

 

Negli ultimi decenni, le forme morbose sostenute da pneumococco sono diventate un problema sociale ancora più rilevante. Nelle persone anziane o debilitate per condizioni invalidanti, come malattie del cuore, broncopneumopatie, epatopatie, endocrinopatie, la mortalità associata alla malattia pneumococcica invasiva è più elevata, e tristemente nota.

 

Per contrastare la minaccia, l’industria farmaceutica si è impegnata a fondo. Da oltre 40 anni i ricercatori MSD, Merck negli States, si prodigano per mettere in produzione vaccini efficaci, pratici e sicuri. La vaccinazione rimane un presidio fondamentale per arginare la piaga delle malattie infettive, e si prevede che in mancanza di antibiotici, e in presenza di antibioticoresistenza, sarà sempre più affidabile e preferibile la profilassi. È bene che le persone, soprattutto quelle a rischio, si informino sulle opzioni disponibili e si sottopongano alle vaccinazioni raccomandate.