Leggere libri ogni giorno migliora l'apprendimento nei bambini

I fumetti hanno un effetto meno incisivo sul rendimento scolastico. Come facilitare il dialogo tra genitori e figli al momento della consegna delle pagelle

31 maggio 2024
Students raising their hands during class

Leggere libri ogni giorno migliora l’apprendimento e… la pagella dei bambini. La lettura dei fumetti non sembra avere lo stesso effetto sui voti. Uno studio ha messo in relazione le due tipologie e dimostra che gli alunni che leggono libri regolarmente hanno voti migliori rispetto alla media, con un impatto positivo, statisticamente significativo, sui risultati scolastici.

 

Nei primi anni di vita la mente è come una spugna, si apprendono parole e concetti a una velocità impressionante. La lettura regolare aiuta a migliorare le abilità linguistiche, che sono essenziali per un buon rendimento a scuola. Anche l’immaginazione e la concentrazione vengono sollecitate, come in una ginnastica della mente. “Educare alla lettura significa promuovere l’apertura alla conoscenza, al pensiero critico e alla creatività, stimolando lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini, scriveva Maria Montessori, insigne pedagogista.

 

La ricerca

Le osservazioni riferite dagli insegnanti sono state confermate da uno studio congiunto tra l’Università di Malaga e l’University College di Londra, pubblicato sulla rivista Oxford Review of Education. L’indagine ha coinvolto oltre 43mila bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni, monitorando il loro livello di apprendimento fino ai 13-14 anni. I ricercatori hanno esaminato con attenzione la frequenza e la qualità delle letture dei bambini e hanno scoperto che coloro che leggono libri tutti i giorni o quasi, vedono crescere la media dei propri voti di 0,22 punti. Questo incremento potrebbe sembrare minimo, ma equivale a un aumento del livello di istruzione ottenibile in tre mesi di scuola media, ovvero il 10% dello sviluppo scolastico dell’intero triennio delle scuole medie.

 

“La lettura è un’attività fondamentale per lo sviluppo delle competenze. Stare sui libri favorisce la concentrazione, la memoria e la capacità di comprensione, elementi essenziali per un apprendimento efficace”, ha scritto la psicologa Diana Baumrind. I fumetti, occorre dire, per quanto coinvolgenti possano sembrare, hanno effetti diversi, stimolano principalmente la corteccia visiva, con una minore enfasi sul testo e sulle abilità di lettura. Storie e personaggi fantastici accendono sicuramente la fantasia, ma in termini di contenuti istruttivi sembrano meno performanti rispetto ai testi tradizionali. “I fumetti, costituiscono un medium affascinante, contengono tuttavia meno contenuti e spunti di riflessione: sono senza dubbio divertenti, ma una crescita intellettuale completa richiede anche altro”, ha spiegato Carol Dweck, ricercatrice della Stanford University.

 

Per promuovere una migliore formazione scolastica, è importante incoraggiare gli alunni ad applicarsi ogni giorno. Ma c’è di più. L’aspetto fondamentale della scoperta è che non tutte le letture sono uguali: la lettura di fumetti, riviste o altri materiali non ha lo stesso effetto positivo sui voti. Inoltre, la lettura frequente di libri non influisce solo positivamente sulle materie umanistiche, ma anche su quelle scientifiche, come la matematica.

 

Genitori e figli

L’anno scolastico sta per concludersi con l’arrivo delle tanto attese valutazioni. È un periodo di sentimenti contrastanti, dove l’euforia per l’inizio delle vacanze si scontra con l’ansia per i risultati. La fatidica consegna delle pagelle può essere vista come un’opportunità di favorire il dialogo tra genitori e figli, senza agitare lo spettro di verdetti inappellabili, ma come punto di partenza per il futuro.

 

Giovanna Giacomini, pedagogista e formatrice, ricorda che è fondamentale evitare di trasformare il dialogo in un interrogatorio. Non dobbiamo approcciarci ai nostri figli con un atteggiamento indagatore o punitivo, ma piuttosto utilizzare le valutazioni come spunto per una riflessione costruttiva. La pagella come strumento che può aiutarci ad analizzare insieme le materie in cui si riscontrano maggiori difficoltà e pianificare casomai un metodo di studio più efficace. Ma soprattutto, ha precisato la professoressa Giacomini, dobbiamo concentrarci sulla motivazione dei nostri figli, perché è la chiave per un apprendimento duraturo e significativo. Ricordiamoci che ogni bambino è unico e che il percorso scolastico è un viaggio personale pieno di scoperte. Insieme, possiamo fare in modo che questo viaggio sia istruttivo, ma anche felice e motivante.