Incontinenza e menopausa. Strategie vincenti

Una delle possibili conseguenze della menopausa è l’indebolimento del pavimento pelvico, considerato tra le cause dell’incontinenza urinaria. Il disturbo interessa...

di LOREDANA DEL NINNO
4 aprile 2025
Una delle possibili conseguenze della menopausa è l’indebolimento del pavimento pelvico, considerato tra le cause dell’incontinenza urinaria. Il disturbo interessa...

Una delle possibili conseguenze della menopausa è l’indebolimento del pavimento pelvico, considerato tra le cause dell’incontinenza urinaria. Il disturbo interessa...

Una delle possibili conseguenze della menopausa è l’indebolimento del pavimento pelvico, considerato tra le cause dell’incontinenza urinaria. Il disturbo interessa in Italia circa tre milioni di donne, generando disagio fisico e psicologico. "La diminuzione degli estrogeni, tipica di questo periodo della vita – spiega Daniza Dominietto, fisioterapista esperta in riabilitazione del pavimento pelvico – mina questo apparato, costituito da un insieme di muscoli e legamenti e da un sistema di fasce, rendendolo meno capace di sostenere adeguatamente la vescica e di regolare il rilascio di urina".

L’invecchiamento, l’aumento ponderale, lo stress e una predisposizione genetica possono contribuire a peggiorare il quadro generale. "Il problema può assumere forme diverse – prosegue l’esperta – e non va mai sottovalutato anche se si manifesta sporadicamente. Una goccia di urina persa una sola volta può rivelare già incontinenza ed è bene quindi rivolgersi subito a uno specialista per non peggiorare la situazione. L’incontinenza è detta da stress, quando la perdita urinaria avviene a seguito di sforzi fisici (tosse o starnuti), o emozionali. É invece chiamata da urgenza, quando compare un improvviso e pressante bisogno di urinare. In alcune pazienti, si riscontra una forma mista che unisce elementi di entrambe le tipologie".

Il percorso diagnostico prevede l’anamnesi dettagliata, una visita e, in alcuni casi, test strumentali che permettono di valutare la funzionalità del pavimento pelvico. La collaborazione tra gli specialisti e il fisioterapista è determinante, in quanto la riabilitazione dell’apparato, mediante esercizi mirati può contribuire a migliorare il tono muscolare, riducendo i sintomi. Ma attenzione: ciascuna paziente ha un suo percorso specifico. "Non esiste una ginnastica adatta a tutti – sottolinea Dominietto – perché la perdita di urina può essere causata da muscoli che hanno cioè perso tono o, viceversa, da muscoli eccessivamente contratti. La valutazione spetta al medico e al fisioterapista, che pianificheranno il percorso migliore".

Parallelamente agli esercizi specifici, il trattamento dell’incontinenza urinaria in menopausa può includere la terapia ormonale sostitutiva (Tos), studiata per ristabilire il corretto equilibrio ormonale e rinforzare i tessuti. "Per le donne che non possono sottoporsi alla Tos si può pensare a trattamenti locali, tra cui la radiofrequenza", aggiunge l’esperta. Anche lo stile di vita riveste un ruolo importante. Un’alimentazione equilibrata, l’idratazione costante e la pratica regolare di attività fisica contribuiscono a mantenere un peso corporeo nella norma, riducendo la pressione sulla vescica. "Il fastidio causato dall’incontinenza può influire sull’autostima e sulla vita sociale, limitando l’esercizio delle buone abitudini. Il supporto di professionisti e gruppi di auto-aiuto diventa determinante per affrontare la condizione con serenità e fiducia", conclude Dominietto.