Fido, la pappa è pronta! Sì, ma cosa mangi?

Come orientarsi nella scelta del cibo per il nostro cane. E la dieta ’solo crudo’ va concordata col veterinario

di GLORIA CIABATTONI
22 gennaio 2024
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Cibo casalingo o industriale? O dieta BARF? Chi adotta un cane – soprattutto se è il primo della sua vita – si chiede come alimentarlo al meglio. Chi opta per la preparazione casalinga di solito lo fa con l’intento di dare al cane il massimo della genuinità. Naturalmente niente avanzi di cucina ma carne o pesce per l’80%, poi 15% di verdure lessate (no alla cipolla) e 15% di patate o riso, senza far mancare grassi, fibre, vitamine e minerali. Circa la carne, manzo e pollo vanno bene, ma se vi sono problemi di digestione o intolleranza, è indicata la carne di agnello.

 

Consigliato un po’ di olio di oliva o di pesce, che apporta Omega 3. Il tutto non salato, in quanto troppo sale può aumentare la pressione sanguigna e nuocere alla funzionalità renale. Bene anche mele, pere, banane. E il pane? Un pezzetto, secco, sarà uno snack gradito, ma senza abbondare (neanche coi cereali) perché i cani faticano a digerire gli amidi e i carboidrati.

 

Chi sceglie il cibo industriale (scatolette o crocchette), decisamente comodo, deve leggere bene l‘etichetta, dove il primo ingrediente che compare è quello presente in quantità maggiore, quindi è bene scegliere il cibo che riporti all’inizio «carne» o «pesce», meglio «carne disidratata». Meno pregiati gli alimenti con in etichetta «farina di carne» poiché si tratta di carcasse di animali, e se leggiamo «carni e derivati o sottoprodotti» la qualità è ancora inferiore in quanto indica ossa, sangue, frattaglie, legamenti, zampe, setole. Altri ingredienti possono essere cereali come riso o mais, ortaggi, grassi, e vitamine e sali minerali, per avere un’alimentazione completa. Le proteine di origine animale dovrebbero essere circa il 23-25% per l’adulto, e del 27-30% per il cucciolo.

 

Attenzione al rapporto fra proteine e ceneri, che dovrebbe essere da 4 in poi, e non scendere sotto a 2,5, perché troppe ceneri rispetto alle proteine vuol dire che vengono impiegate farine di carne con molte ossa, il che diminuisce la digeribilità. Su alcuni alimenti compare la dicitura «Grain free», senza cereali perché non sarebbero in linea con l’alimentazione ancestrale del cane, ma per preparare le crocchette occorrono amidi, come legumi e tuberi, anch’essi non in sintonia con un’alimentazione primitiva. Quindi se non vi sono problemi specifici non è importante ricorrere ai «grain free».

 

La presenza in etichetta di nutraceutici, fibre, estratti vegetali, pappa reale, ecc ha – o dovrebbe- avere il compito di potenziare le difese naturali, il microbiota intestinale, aiutare la digestione, e così via. Alcuni proprietari di cani scelgono la dieta BARF (acronimo della dicitura inglese Bones And Raw Food, ossa e cibo crudo) solo a base di carne cruda, ossa tritate e verdure. Prima di decidere è bene consultare il veterinario, anche perché vi possono essere rischi di contaminazioni batteriche, di contrarre, ad esempio, la salmonella, o di avere problemi con le ossa di pollo macinate che non tutti i cani tollerano.