Allarme superbatteri resistenti agli antimicrobici
La Società italiana terapia antinfettiva: "I superbugs più pericolosi di tumore e diabete"
Siamo sempre tempestati da notizie sul Covid-19, ma l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e dalla quale ci auguriamo di poter uscire molto presto, non deve farci perdere di vista tutte le altre priorità nel campo delle malattie infettive: HIV, epatite C, prevalenza dei batteri antimicrobicoresistenti, detti anche batteri killer (superbugs) resistenti alla terapia, che causano 33mila morti ogni anno in Europa (poco meno di un terzo, 10mila circa in Italia).
L’Oms stima che entro il 2050 i decessi causati da infezioni antimicrobicoresistenti (Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi, Pseudomonas aeruginosa Enterobacteriaceae che producono beta lattamasi a spettro esteso, Stafilococco aureus resistente e via dicendo) saranno più di quelli dovuti a cancro, diabete e incidenti stradali. La resistenza agli antibiotici è un dato da tenere a mente oltre a Covid, HIV ed epatiti: questo il messaggio che arriva dagli infettivologi, dal congresso patrocinato dalla Società italiana terapia antinfettiva.
L’inverno sta arrivando, ma siamo in tempo per adottare efficaci contromisure. Ai primi di novembre, è stato pubblicato su Respiratory Medicine l’appello congiunto di S.I.P./I.R.S. – Società Italiana di Pneumologia/Italian Respiratory Society e S.I.T.A. – Società Italiana di Terapia Antinfettiva per promuovere, con decisione e in tempi di COVID-19 non ancora conclusi, la vaccinazione anti-influenzale e contro lo pneumococco, soprattutto tra i soggetti fragili e anziani.
Le Società scientifiche raccomandano congiuntamente uno sforzo per fornire la vaccinazione antinfluenzale alla popolazione generale con particolare attenzione ai gruppi ad alto rischio e agli anziani, parallelamente a un forte miglioramento della copertura vaccinale pneumococcica per questi stessi gruppi di pazienti. Le autorità nazionali e regionali e le parti interessate dovrebbero promuovere ampie campagne di vaccinazione e garantire un’adeguata disponibilità e strutture adeguate alla somministrazione dei vaccini.