Con il sostegno di:

Molecular tumor board: i vantaggi del lavoro in team

Rossana Berardi (Woman for Oncology) spiega i progressi nella ricerca sul cancro

21/04/2022

Una volta i pazienti oncologici venivano trattati tutti alla stessa maniera e le armi a disposizione erano piuttosto limitate alla chemioterapia, alla radioterapia, all’intervento chirurgico, all’ormonoterapia. Oggi abbiamo terapie a bersaglio molecolare, immunoterapia. Alla base c’è la necessità di ricercare una mappatura, al fine di scegliere la soluzione migliore. È quanto spiega Rossana Berardi, ordinario di oncologia all’Università Politecnica delle Marche, Ospedali Riuniti di Ancona, presidente di Women for Oncology, che aggiunge: «Più di 3 milioni e 600mila persone vivono dopo una diagnosi di cancro, anche grazie alla medicina di precisione. Oggi come oggi prendono piede nelle regioni i Molecular Tumor Board: sono gruppi multidisciplinari focalizzati a cercare di conoscere meglio la malattia e a trattarla in team».

 

Farmaci agnostici

Qual è la nuova frontiera? Sono i cosiddetti farmaci agnostici: molecole che individuano e colpiscono una mutazione caratteristica senza che questa sia specifica di un organo in particolare. Significa che, potenzialmente, pazienti con tumore al seno, al pancreas, piuttosto che con cancro al polmone, potrebbero essere trattati con le stesse molecole, purché all’origine sia presente quella mutazione. Per determinare tutto questo occorre avere professionisti qualificati, ma occorre anche avere la consapevolezza che solo piccoli gruppi di pazienti possono esprimere quel tipo di mutazione e quindi la medicina va sempre di più verso un’ottica di personalizzazione.

 

Coordinamento di rete

«Women for Oncology – aggiunge la professoressa Berardi – è uno spin-off della Società Europea di Oncologia Medica, principalmente rivolge l’attenzione alle donne oncologhe e alle Specialiste in Formazione, per far sì che possano essere le leader di domani anche in questo settore. Parlando della medicina di precisione e di Molecular Tumor Board, personalmente auspico a una possibilità di coordinamento di rete, inteso come network in questo settore, affinché tutti i pazienti possano avere equa opportunità anche in questo settore e non ci siano disparità.