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Melanoma, la prevenzione d’estate. La pelle richiede attenzioni

Passa da Bologna la campagna itinerante con i medici del Policlinico di Sant'Orsola

19/05/2022 - di Alessandro Malpelo

Arriva l’estate, il momento della verità sullo stato di benessere della nostra pelle. L’incremento delle temperature e dell’esposizione ai raggi solari senza protezione, lo strato di ozono filtrante dell’atmosfera che si fa sempre più sottile, l’inquinamento, sono tutte variabili insidiose, che incidono sull’integrità della cute e si ripercuotono sulle condizioni di salute dell’intero organismo. Gli effetti del cambiamento climatico si possono misurare anche in termini di maggior rischio di sviluppare tumori cutanei, e in particolar modo il melanoma. È stato stimato che un aumento di 1,5°C equivale a otto giorni in più di caldo torrido nell’area del Mediterraneo. E i raggi ultravioletti, il fattore di rischio numero uno per lo sviluppo del melanoma, amplificano il danno.

 

Oltre la pelle

Per richiamare l’importanza della prevenzione del melanoma torna alla ribalta la campagna Oltre la pelle promossa da Novartis, che prevede tra l’altro un tour itinerante nelle regioni d’Italia. L’iniziativa, partita l’anno scorso in novembre con gli appuntamenti di Benevento, Roma e a marzo con quello di Palermo, approda ora a Bologna, e proseguirà per tutto l’anno coinvolgendo altri capoluoghi distribuiti sul territorio nazionale. In particolare il quarto appuntamento di questa iniziativa, previsto per il giorno 20 maggio a Bologna, grazie alla disponibilità dei medici dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Azienda Ospedaliero-Universitaria, sarà un’occasione per parlare, conoscere, prevenire e affrontare il melanoma insieme agli esperti, e per effettuare screening gratuiti, con il controllo dei nei.

 

Dove rivolgersi

Per partecipare all’incontro, individuare gli orari e la sede dove recarsi a sentire gli esperti ed effettuare la visita gratuita, è necessaria la prenotazione: tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.oltrelapelle.it nella sezione dedicata Parliamone insieme, raggiungibile anche dal link Incontriamoci! nella home page. Sarà possibile prenotare (ripetiamo, relativamente all’evento di Bologna, 20 maggio) fino a esaurimento posti.

 

Fare prevenzione

“La prevenzione del melanoma è possibile, e questa è una buona notizia. Perché sia efficace però è necessario che le persone capiscano quali sono i fattori di rischio, quali le buone abitudini da tenere e l’importanza del controllo periodico dei nei”, spiega Barbara Melotti, specialista in oncologia. “E anche nell’eventualità della diagnosi di un melanoma, se questa avviene precocemente sono buone le probabilità che tutto si possa risolvere con la sola asportazione chirurgica. Inoltre, anche in caso fosse necessario sottoporsi a terapie, oggi abbiamo a disposizione trattamenti efficaci e mirati. Il panorama della cura del melanoma ha subito una vera rivoluzione ed è importante comunicare tutto questo ai cittadini, per renderli più consapevoli di cosa possono fare per tutelare la loro salute”.

 

Rischio scottature

L’adozione di precauzioni è quanto mai opportuna proprio in questo periodo, quando il Sole comincia a riscaldare di più e si inizia a vestirsi con abiti più leggeri, scoprendo parti di corpo finora rimaste protette dai vestiti. “Siamo alle porte della stagione estiva, mesi in cui la pelle viene esposta maggiormente all’ azione dei raggi UV e in cui l’attenzione alla protezione deve aumentare. Non solo quando si va al mare o in montagna, anche in città le porzioni di corpo scoperte devono essere protette”, afferma Emi Dika, specialista in dermatologia. “Particolare attenzione devono prestare tutti coloro che hanno una carnagione chiara, che sono soggetti a scottature, che hanno una storia familiare di melanoma. Ci sono fattori di rischio che aumentano il rischio di sviluppare questo tumore. È quindi importante che le persone siano informate. La prevenzione del melanoma passa attraverso gesti semplici, come la visita di controllo dei nei: un esame indolore che il dermatologo esegue con apparecchi in grado di vedere ciò che a occhio nudo non si vede e di tenere monitorate le eventuali modificazioni. Un gesto che può salvare la vita”.