Lo stress cronico favorisce l’ictus: perché le donne sono più a rischio

Una vita troppo stressante eleva lo stato infiammatorio del corpo e aumenta del 78% il rischio cardiovascolare. Ma c’è un’altra novità: il mondo femminile è più colpito

di MARINA SANTIN
3 aprile 2025
Lo stress aumenta il fattore di rischio soprattutto nelle donne

Lo stress aumenta il fattore di rischio soprattutto nelle donne

Dopo le malattie cardiovascolari e i tumori, l’ictus è la terza causa di morte e la prima di disabilità. In Italia sono circa 185.000 le persone colpite ogni anno, di cui oltre 22.000 sono under 55. Tra queste, più di 4.000 hanno meno di 45 anni e il 16% non riprende le proprie capacità neurologiche.

Un quadro allarmante che sottolinea quanto sia importante la prevenzione, ovvero adottare uno stile di vita sano e tenere sotto controllo fattori di rischio (sedentarietà, alcol, fumo, ipercolesterolemia) e patologie (obesità, diabete, ipertensione, fibrillazione atriale) che ne favoriscono l’insorgenza. Ma non è tutto. Oggi c’è un nuovo nemico da combattere. Ecco cosa dice la scienza. 

Uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Neurology, ha evidenziato un legame tra alti livelli di stress e una maggiore probabilità di ictus tra le persone di età compresa tra 18 e 49 anni, ma solo per le donne. Non è infatti stato trovata alcuna correlazione negli uomini.

É noto da tempo che lo stress influisce sul sistema cardiovascolare e che potrebbe essere un fattore di rischio per l’ictus negli adulti più giovani. Ora però questa scoperta suggerisce che lo stress cronico potrebbe avere un impatto maggiore sulla salute del cuore delle donne. "I risultati evidenziano che lo stress psicologico prolungato può contribuire alla disfunzione vascolare, sottolineando l'importanza della gestione dello stress per la prevenzione ictus”, spiega Lauren Patrick, professore assistente di neurologia e neurologo vascolare presso l'University of California di San Francisco.  

Stress elevato e ictus: solo nelle donne?

I ricercatori con questo studio hanno cercato di comprendere meglio il legame tra lo stress e l'ictus ischemico precoce, il tipo più comune, causato dalla chiusura di uno dei vasi arteriosi che interrompe il flusso sanguigno al cervello.

Per farlo, hanno reclutato 426 persone di età compresa tra i 18 e i 49 anni, tutte già colpite da ictus ischemico e per la metà donne e 426 individui che non hanno mai avuto un ictus di età e sesso uguali ai membri del primo gruppo.

Tutti i partecipanti per un mese hanno compilato un questionario sul livello di stress che avvertivano e quelli con ictus hanno risposto anche a domande sulle loro condizioni precedenti il momento in cui è occorso il danno cerebro-vascolare.

L’analisi dei dati ha rivelato che le persone affette da ictus hanno sperimentato livelli di stress da moderati ad alti significativamente più elevati: il 46% rispetto al 33% di chi non aveva avuto un ictus.  

Cosa dicono i risultati

Cercando di spiegare come lo stress potrebbe avere questo effetto sul sistema cardiovascolare, l'autore dello studio Nicolas Martinez-Majander, PhD, neurologo e ricercatore presso l'ospedale universitario di Helsinki in Finlandia, afferma: "Potenziali collegamenti potrebbero includere picchi ravvicinati e ripetuti della pressione sanguigna, aritmie cardiache legate allo stress e infiammazione cronica". Da non sottovalutare poi, che le persone stressate sono più inclini a “intraprendere altre azioni che possono danneggiare il cuore e aumentare ulteriormente il rischio di ictus, come il fumo, l'inattività fisica, la dieta povera e l'uso di sostanze”. Inoltre, “sebbene lo stress non possa causare direttamente l'ictus - puntualizza Patrick - contribuisce a innescare una cascata di cambiamenti fisiologici che ne aumentano il rischio. Per questo, l’esposizione a lungo termine allo stress potrebbe essere un fattore di rischio vascolare significativo”.  

Le donne più a rischio  

Nelle donne, chi ha riferito un livello di stress moderato aveva un rischio aumentato del 78% di ictus, mentre uno stress elevato era collegato a un rischio maggiore del 6%. I ricercatori, invece, negli uomini non hanno trovato nessun legame tra i livelli di stress e il rischio di ictus. Questo divario tra sessi potrebbe essere giustificato dal fatto che “le donne - afferma Martinez-Majander - spesso riferiscono di sperimentare lo stress cronico a causa del diversi destreggiare tra lavoro, famiglia e impegni personali”.

Un'altra spiegazione, potrebbe essere che gli uomini tendono a sottostimare i loro livelli di stress rispetto alle donne. Infatti, la ricerca mostra che le donne sono più propense a segnalare sintomi di salute mentale, come lo stress, rispetto ai loro omologhi maschi.  

Le conclusioni dello studio  

Gli autori dello studio hanno concluso che lo stress sia associabile all’ictus, ma non ci sono prove che possa esserne la causa. "Studi come il nostro possono solo mostrare una correlazione tra stress e rischio più elevato di ictus, non causalità", sottolinea Martinez-Majander. “Tuttavia, la differenza osservata tra donne e uomini è stata considerata significativa”, conclude il ricercatore.