Stati Generali della Prevenzione, Meloni: “È il miglior farmaco che abbiamo”. Mattarella all’apertura dei lavori

Due giorni sull’importanza della salute promossi dal Ministero della Salute a Napoli. Schillaci: “Screening fondamentale, ma in pochi fanno i test”. I numeri presentati dal ministro: “Il 40% dei tumori si può prevenire”

di Redazione Salus
16 giugno 2025
Stati Generali della Prevenzione, Meloni: “È il miglior farmaco che abbiamo”. Mattarella all’apertura dei lavori

Napoli, 16 giugno 2025 – “La cultura della prevenzione deve diventare sempre più un patrimonio di tutti perché è il miglior farmaco che abbiamo a disposizione per vivere meglio e per vivere più a lungo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una dichiarazione trasmessa in video, agli Stati Generali della Prevenzione, che si svolgono nella Stazione marittima di Napoli il 16 e 17 giugno. 

Rilanciare il ruolo cruciale della prevenzione. È l'obiettivo al centro della prima edizione degli Stati generali della prevenzione, promossi dal ministero della Salute, che si tengono a Napoli il 16 e 17 giugno alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha presenziato all'apertura dei lavori. Prima di arrivare alla plenaria, il presidente della Repubblica si è fermato nello stand dedicato alla donazione del sangue, un gesto che il capo dello Stato ha definito “fondamentale”.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA AGLI STATI GENERALI DELLA PREVENZIONE
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, agli Stati generali della Prevenzione (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

L'evento riunirà i protagonisti del Servizio sanitario nazionale, le istituzioni centrali e territoriali, le società scientifiche, le professioni sanitarie, il mondo accademico e le rappresentanze della società civile. Parteciperanno anche rappresentanti delle istituzioni internazionali, nazionali, regionali e locali. "Con questa due giorni – ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci  vogliamo rilanciare il ruolo cruciale della prevenzione, un settore divenuto sempre più strategico per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale e per garantire ai nostri cittadini una vita non solo lunga, ma in buona salute". Presenti, per la sessione plenaria di apertura, anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.

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L’obiettivo dell’iniziativa

Obiettivo dell'iniziativa è consolidare e rilanciare strategie efficaci e sostenibili orientate alla promozione dei corretti stili di vita e alla tutela della salute collettiva, contribuendo così alla sostenibilità del Ssn. Gli Stati generali della prevenzione saranno anche un'occasione concreta di sensibilizzazione per i cittadinanza. In contemporanea con l'evento, il Villaggio della Prevenzione offrirà infatti gratuitamente la possibilità di effettuare visite e controlli – previa prenotazione –  in collaborazione con la Regione Campania e Asl Napoli 1 Centro, e di partecipare a laboratori, eventi divulgativi e momenti di educazione alla salute, in collaborazione con la Federazione italiana delle società scientifiche. 

Meloni: “Prevenzione, primo obiettivo dell'agenda sanità”

"La nostra nazione deve viaggiare sui binari dell'eccellenza in ogni territorio e questo vale ovviamente anche per ciò che riguarda la prevenzione. Sfida che oggi riparte da Napoli, con un evento che riunisce i principali protagonisti del Sistema sanitario italiano”, ha detto la premier Giorgia Meloni. 

"Il mio auspicio è che questi Stati generali possano rappresentare un nuovo inizio, suggellare la nascita di un'alleanza che riconosce nella prevenzione il primo obiettivo dell'agenda della sanità e lo strumento per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale". "Dobbiamo lavorare insieme - ha concluso la premier - per far crescere sempre più questa consapevolezza ripensando il nostro modo di vivere, di curare, di prenderci cura degli altri. Da oggi parte un nuovo impegno collettivo per mettere al centro la prevenzione, colmare le distanze, costruire una sanità più equa, più giusta, più moderna".

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Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il ministro alla Salute, Orazio Schillaci

Schillaci: “La prevenzione riduce l’insorgenza delle patologie”

La prevenzione "non è solo questione di risorse, non è uno slogan: racchiude azioni che contribuiscono a ridurre l'insorgenza di patologie. E queste azioni si traducono, in primo luogo, nell'adesione a stili di vita corretti e agli screening oncologici”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi all'apertura degli Stati generali della prevenzione a Napoli.

"È bene ricordare che il nostro servizio sanitario offre opportunità di prevenzione non sempre sfruttate a pieno. Penso alle malattie oncologiche. Il 40% dei tumori si può prevenire agendo sui fattori di rischio e aderendo ai programmi gratuiti di screening del servizio sanitario pubblico”, ha detto il ministro.

"I dati dell'Osservatorio nazionale sugli screening – ha poi aggiunto, dati alla mano – dicono che è migliorata l'attività di invito alla popolazione target per tutti i programmi, con incrementi anche al Sud, con quasi 16 milioni di persone invitate nel 2023. Tuttavia, poco meno della metà ha eseguito un test (circa 7 milioni)”. 

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I numeri dello screening

"Mi limito ad alcuni numeri”, ha poi riportato il ministro. "Screening cervice uterina: adesione al 41%, con valori più bassi al Sud e Isole (31%) rispetto al Nord (52%) e al Centro (38%); screening mammografico: ha aderito all'invito il 55% delle donne, con un differenziale di 15 punti percentuali tra l'area del Nord e quella del Sud e Isole; screening colorettale: registra purtroppo un'adesione intorno al 34%, anche in questo caso maggiore al Nord, intermedia al Centro e inferiore nel Sud e Isole (20%). Eppure, si tratta di un test non invasivo che può intercettare possibili patologie oncologiche come il tumore al colon-retto che negli ultimi anni ha visto aumentare le diagnosi nelle fasce di età più giovani".

"In linea con le raccomandazioni europee – ha proseguito Schillaci – stiamo lavorando per ampliare i programmi di screening al cancro del polmone. Su questo è già attiva la Rete italiana per lo screening polmonare, che abbiamo rifinanziato anche con la legge di Bilancio 2025 per il proseguimento del programma che finora ha consentito di effettuare quasi 10mila esami con tomografia computerizzata. E stiamo pensando anche al cancro della prostata. È necessario – ha rimarcato Schillaci – rafforzare tutte le attività di coinvolgimento dei cittadini. Dobbiamo intercettare le paure, superare i pregiudizi. Ognuno di noi deve sentirsi parte attiva del proprio percorso di salute”. 

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