Ricostruita l’uretra di un adolescente con una tecnica mai usata prima: il chirurgo racconta l’intervento record
L’eccezionale intervento è stato eseguito al Bambin Gesù di Palidoro. Cos’è la procedura Asopa, usata per la prima volta in ambito pediatrico. La mucosa della bocca usata per l’innesto

Ricostruita l’uretra di un adolescente con una tecnica mai usata prima
Roma, 9 giugno 2025 – È stata ricostruita l’uretra di un adolescente affetto da una malattia cronica infiammatoria, un intervento chirurgico mai effettuato prima su un paziente in età pediatrica. È la prima volta, infatti, che viene utilizzata in un paziente così giovane la tecnica chirurgica Asopa, che ha consentito ai medici di ricostruire l'uretra utilizzando la mucosa prelevata dalla bocca del paziente. L’operazione è stata eseguita con successo all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il ragazzo è affetto da ‘lichen sclerosus uretrale’ – una malattia cronica a carattere infiammatorio che provoca il restringimento dell'uretra – aveva già subito diversi interventi nel corso della sua giovane vita, senza però ottenere una soluzione definitiva. La condizione clinica comprometteva fortemente la sua capacità di urinare e la qualità della vita quotidiana.
Cos’è la tecnica Asopa
Grazie alla tecnica Asopa (Augmented Substitution Onlay Plate Anastomosis), è stato possibile ricostruire l'uretra utilizzando la mucosa prelevata dalla bocca del paziente, che è stata poi innestata in modo 'onlay', ovvero inserita come rinforzo all'interno della struttura uretrale esistente.
L’intervento spiegato (in modo semplice) dal chirurgo
"In parole più semplici – spiega il dottor Massimiliano Silveri, responsabile di Chirurgia Andrologica del Bambino Gesù – è stato come riparare un tubo lesionato dall'interno, usando un pezzo di tessuto naturale compatibile, così da garantire una nuova continuità e funzionalità. Si tratta di una procedura altamente complessa che ha permesso al nostro giovanissimo paziente di superare il problema e di affrontare con rinnovata fiducia ed entusiasmo la sua futura vita di relazione".
Per la riuscita dell'intervento, eseguito nel comparto operatorio della sede di Palidoro, in provincia di Roma, è stato "fondamentale l'approccio multidisciplinare, ovvero la collaborazione tra chirurghi, anestesisti e infermieri specializzati che hanno messo a disposizione le proprie competenze per garantire al paziente un trattamento a misura delle sue esigenze di salute, adattando la tecnica chirurgica alla particolare conformazione anatomica". Il giovane ora sta bene e può finalmente riprendere una vita normale, sia dal punto di vista funzionale sia relazionale.