Oblio oncologico e cancro, diritti tutelati dopo la guarigione

Lotta ai tumori, pari opportunità una volta terminato il ciclo di cure. Le associazioni sostengono la proposta di legge

4 agosto 2023
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Significativo passo avanti nella lotta alle discriminazioni nei confronti delle persone guarite dal tumore: l’aula della Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge sulle disposizioni per la tutela dei diritti. Questo testo, noto come oblio oncologico, ora passa all’esame del Senato. Oltre un milione di italiani sono interessati direttamente dal provvedimento, che si attende sia varato in via definitiva anche dall’assemblea di Palazzo Madama.

 

La battaglia per l’oblio oncologico riguarda persone che si sono dovute curare per un cancro e una volta guarite vengono penalizzate, ad esempio sul luogo di lavoro, rispetto a chi non si è mai ammalato. La mobilitazione finalizzata a superare i pregiudizi è andata avanti per anni, con le società scientifiche, le istituzioni, le associazioni dei pazienti. L’oblio oncologico è stato incluso tra i punti prioritari dell’Accordo di Legislatura 2022-2027.

 

«Da anni promuoviamo questo tema così importante anche attraverso l’Intergruppo parlamentare, che ringrazio per il lavoro fin qui svolto con grande passione. Avendo vissuto l’esperienza di una malattia oncologica da giovanissima, a 32 anni – dichiara Annamaria Mancuso, coordinatrice del gruppo La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere – so cosa significa non riuscire ad adottare un figlio per problemi burocratici legati alla pregressa malattia e l’umiliazione di sentirsi indagata nella sfera privata come quella della salute. La legge sull’oblio oncologico è un traguardo di civiltà che pone il nostro Paese in linea con l’Europa. Ringraziamo per questo tutti gli schieramenti politici che all’unanimità hanno approvato il decreto legge».

 

La proposta di legge prevede misure di protezione per le persone che sono state affette da un tumore: garanzie di tutela sul lavoro, alla formazione, all’abitazione e alle assicurazioni, nonché misure di prevenzione delle discriminazioni e di sostegno psicologico. Dai tumori, sottolinea, ” si guarisce sempre con maggior successo”, tanto che in Italia i tassi di mortalità per tutti i tipi di tumore sono diminuiti del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne tra il 2015 e il 2021. Questa è una “risposta concreta per la vita dei cittadini”, ha affermato Maria Elena Boschi, relatrice del provvedimento.

 

Riconoscenza dopo l’approvazione, in prima lettura, della proposta di legge sull’oblio oncologico viene espressa dalla Federazione delle Associazioni di volontariato in oncologia (Favo). “Con il testo unificato, che dovrebbe ora essere approvato in tempi brevi dal Senato, – dichiara Francesco De Lorenzo, presidente Favo – vengono cancellati per legge lo stigma ancora radicato nell’opinione pubblica che vede il cancro come malattia incurabile e inguaribile. Le persone guarite dal cancro non dovranno più venire discriminate nella vita sociale, professionale e in ambito familiare”.

 

È fondamentale sottolineare che il cancro, oltre ad avere conseguenze fisiche, può anche causare un profondo impatto emotivo sulla vita delle persone colpite. Pertanto, l’oblio oncologico non riguarda solo la sfera fisica individuale, ma anche quella delle relazioni sociali, per consentire di reintegrarsi nella società senza ostacoli e senza distinguo.