Morbillo, tra i virus più contagiosi. L’Oms: “Non è solo un problema Usa, chi non si vaccina rischia”

Epidemie in crescita in 58 Paesi, Italia compresa. L’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’allarme: “Dopo il Covid i tassi di vaccinazione sono crollati. Ma può essere mortale, soprattutto nei bambini”

di Redazione Salus
10 aprile 2025
Morbillo, casi in aumento

Morbillo, casi in aumento

Il morbillo è altamente contagioso e l’impennata di casi (i più alti degli ultimi 25 anni) lo conferma. Ad alzare l’asticella dell’attenzione è l’Organizzazione mondiale della sanità: “Le persone dimenticano che malattia può essere mortale, chi non è coperto dai vaccini è a rischio”. Un problema non solo americano – in Texas sono morti dei bambini e Kennedy Jr ha fatto un passo indietro sui vaccini – ma diffuso in tutto il mondo, Italia compresa. 

Oms: “Morbillo, uno dei virus più contagiosi”

"Vorrei solo ricordare alle persone che il morbillo è uno dei virus più contagiosi, e lo è ovunque. Gli Stati Uniti sono un Paese che ha eliminato il morbillo nel 2000, il che significa che gli unici casi che si verificano negli Usa provengono da importazioni di morbillo e poi dalla diffusione all'interno della popolazione in aree in cui ci sono sottocomunità che hanno tassi di immunizzazione insufficienti a fermare la diffusione del virus”, spiega l'esperta dell'Oms, Kate O'Brien, direttrice dell'area ‘Immunization, Vaccines and Biologicals’. 

"Penso che le persone dimentichino quanto possa far ammalare e quanto possa essere mortale quel virus. È una malattia grave – continua l’esperta – nonostante non tutti coloro che vengono infettati dal morbillo diventino un caso grave. Vorrei solo sottolineare che abbiamo avuto un enorme aumento del numero di epidemie negli ultimi due anni, in gran parte correlato alle regressioni nell'immunizzazione che si sono verificate durante il periodo della pandemia di Covid”. 

Il vaccino è sicuro? 

“Il vaccino contro il morbillo è incredibilmente sicuro ed efficace. Due dosi di vaccino contro il morbillo hanno un'efficacia superiore al 95%, mentre una singola dose oltre il 90%. Quindi, chiunque non sia stato vaccinato dovrebbe sicuramente fare tutto il possibile per vaccinarsi, soprattutto i bambini piccoli, che sono tra i più a rischio di gravi conseguenze”, avverte la direttrice dell’area vaccini dell’Oms. 

Correre ai ripari ed invertire presto la rotta. Secondo l’ultimo aggiornamento del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC), il morbillo è in forte ripresa in diversi Paesi dell’UE. Dopo il calo osservato durante la pandemia di Covid-19, nel 2023 i casi sono tornati a salire, raggiungendo un totale di 32.265 contagi tra febbraio 2024 e gennaio 2025.

L’Italia è fra i Paesi più colpiti, con 1.097 casi registrati, seconda solo alla Romania (27.568). A seguire Germania (637), Belgio (551) e Austria (542)​.

La ripresa della trasmissione è dovuta principalmente ad una insufficiente copertura vaccinale: l’86% delle persone colpite non era vaccinato. Questa situazione conferma che senza un’adeguata protezione anticorpale la malattia può diffondersi rapidamente causando anche complicazioni gravi.

La situazione preoccupa anche gli Stati Uniti dove sono stati registrati focolai preoccupanti, come quello esploso in Texas, alimentato dalle scarse coperture vaccinali in alcune comunità. Restando negli Usa, negli scorsi giorni, il segretario della Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr. (da sempre scettico sui vaccini), ha asserito che la vitamina A “può ridurre drasticamente la mortalità per morbillo”. A seguito delle dure polemiche degli scienziati, intorno a questa affermazione, il noto politico ha chiarito che si stava riferendo a cosa succede dopo che qualcuno si è infettato, non prima.

Epidemie “grandi e destabilizzanti” in 58 Paesi 

“Gli Stati Uniti stanno lavorando per controllare l'epidemia e per fermarla. È un'epidemia multistato: come abbiamo riportato nel nostro rapporto ci sono casi in molti Stati e il centro" del focolaio "è il Texas”.

“La cosa più importante – continua l’esperta – e penso che questo sia stato chiaramente affermato da molte persone incluso il Segretario alla Salute Usa, Robert F. Kennedy Jr, è che il vaccino contro il morbillo è l'intervento più importante per fermare questa epidemia e porre fine al rischio per le persone che non sono immuni". 

"Ci sono 58 Paesi che non hanno avuto solo epidemie, ma hanno avuto ciò che classifichiamo come epidemie grandi e destabilizzanti negli ultimi 12 mesi. Si tratta di un aumento sostanziale rispetto al numero di Paesi che le avevano avute nei precedenti 12 o 24 mesi”, fa il punto la direttrice dell’area vaccini Oms.