Maschi e femmine: la placenta svela le differenze genetiche che influenzano la salute futura

La metilazione dei geni fornisce preziose indicazioni sui rischi, già prima del parto. Capire questi meccanismi potrebbe, in futuro, migliorare la prevenzione

di VALERIA PANZERI
7 maggio 2025
La placenta rivela la salute futura

La placenta rivela la salute futura

Maschi e femmine sono diversi fin dal principio della vita, e non solo per i cromosomi sessuali. Un recente studio pubblicato su Nature Communications da ricercatori del National Institutes of Health (NIH) e di altri centri internazionali ha dimostrato che queste differenze sono evidenti già a livello della placenta.

In particolare, la ricerca ha rivelato che i geni della placenta si esprimono in modo differente nei due sessi a causa di variazioni nella metilazione del DNA, un meccanismo epigenetico fondamentale che regola l'attività genica senza alterarne la sequenza. Il futuro della nostra salute è quindi scritto nella placenta e nel cordone ombelicale del nascituro. 

Metilazione: l’interruttore dei geni

La metilazione è un processo mediante il quale piccoli gruppi chimici, chiamati gruppi metilici, si legano al DNA, modificando l’attività dei geni. Questo meccanismo può attivarli o silenziarli, influenzando così lo sviluppo fetale e il decorso della gravidanza. I ricercatori hanno scoperto che le placente maschili e femminili presentano modelli di metilazione differenti, suggerendo che il sesso del feto influenzi direttamente il comportamento genetico della placenta. Queste differenze potrebbero spiegare perché i feti maschi sono generalmente più vulnerabili a complicazioni della gravidanza e perché alcune malattie croniche si manifestano più frequentemente in adulti nati da gravidanze problematiche.

Fattori genetici e complicazioni: il ruolo del sesso

È noto che i feti maschi crescono più rapidamente rispetto alle femmine, ma questa crescita accelerata è anche associata a un maggiore rischio di complicazioni ostetriche, tra cui: Preeclampsia (una grave forma di ipertensione in gravidanza), Ritardo di crescita intrauterino, Parto pretermine, Mortalità neonatale più elevata. La placenta, organo chiave nella regolazione dello scambio tra madre e feto, gioca un ruolo cruciale in queste dinamiche. La sua disfunzione è implicata in molte patologie della gravidanza e, come suggerisce lo studio, le differenze nei modelli di metilazione tra i sessi potrebbero spiegare parte di questa vulnerabilità maschile.  

2.497 nuove regioni di DNA sotto la lente

Analizzando campioni placentari provenienti da uno studio su larga scala, i ricercatori hanno individuato 2.497 regioni di DNA precedentemente non segnalate con modelli di metilazione differenziati tra maschi e femmine. Sommando questi risultati a dati già noti, sono emersi oltre 5.000 siti specifici in cui il grado di metilazione variava a seconda del sesso. Interessante notare che: il 67% degli aumenti di metilazione è stato osservato nelle placente maschili, mentre il 33% nelle placente femminili. Tali aumenti sono stati associati a dimensioni neonatali maggiori nei maschi, mentre nelle femmine erano legati a dimensioni placentari maggiori. L’analisi ha identificato alcuni geni cruciali coinvolti nelle differenze tra placente maschili e femminili: - Ccdc6: un aumento della metilazione nei pressi di questo gene è stato rilevato nelle placente maschili. Studi precedenti lo collegano al parto pretermine quando la sua attivazione è ridotta. - Fndc5: nelle placente maschili, una maggiore metilazione vicino a questo gene è stata associata a una diminuzione della sua espressione. Il gene Fndc5 regola la produzione di irisina, una proteina che protegge la placenta dallo stress ossidativo e dalla resistenza all’insulina. Livelli più bassi di irisina sono stati associati alla preeclampsia. - Atp5mg e Fam83a: questi geni, espressi maggiormente nelle placente femminili, sono stati associati a un rischio aumentato di disturbi allergici (asma, eczema, raffreddore da fieno) e, nel caso di Fam83a, a una maggiore probabilità di sviluppare il cancro al seno in età avanzata.  

Una nuova via per la medicina prenatale

Questo studio rafforza l’idea che la biologia sessuale inizia ben prima della nascita, con conseguenze potenzialmente durature sulla salute. Le differenze nei pattern di metilazione tra placente maschili e femminili aprono nuove prospettive per comprendere perché alcune complicazioni della gravidanza colpiscono più spesso i feti maschi e come il sesso del feto influenzi la programmazione biologica alla base di malattie croniche. Capire questi meccanismi potrebbe, in futuro, migliorare la prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie prenatali e neonatali, tenendo conto fin da subito del fattore sesso.