Malattie respiratorie croniche e vaccinazioni: in Italia troppi pazienti non si proteggono dai virus
L’allarme arriva da quattro autorevoli società scientifiche, che firmano un Documento nazionale con raccomandazioni per campagne mirate. Ecco i 5 messaggi chiave per la salute

Malattie respiratorie e prevenzione
Le malattie respiratorie croniche rappresentano un rilevante problema sanitario in Italia, con riacutizzazioni ricorrenti per i pazienti, una frequente necessità di ricorrere al ricovero ospedaliero (come accaduto di recente a Papa Francesco) e un aumento della mortalità per avvenute complicazioni. L’allarme è lanciato da AIPO-ITS/ETS (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri), SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), SIP/IRS (Società Italiana di Pneumologia) e SItI (Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica), che sottolineano anche come il nostro Paese sia ancora distante dai target stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per proteggere i soggetti deboli con un mirato programma di vaccinazioni contro i principali virus.
Pochissime vaccinazioni anti-Covid, a macchia di leopardo per l’influenza
Secondo i dati raccolti, si sono avuti numeri bassissimi per la recente campagna vaccinale contro il COVID, mentre quella antinfluenzale ha fatto registrare un’adesione a macchia di leopardo nelle diverse zone d’Italia. Altro motivo di preoccupazione: anche se viene somministrata con successo ai neonati, nessuna Regione ha inserito nei suoi calendari vaccinali per adulti la vaccinazione contro l’RSV (Virus Respiratorio Sinciziale), che in Europa causa ogni anno circa 3 milioni di casi di infezione respiratoria acuta tra gli over 60, con 270.000 ricoveri ospedalieri e quasi 20.000 decessi. E la guardia risulta assai bassa anche nel prevenire i rischi da pneumococco ed herpes zoster (il fuoco di Sant’Antonio).
Un Documento nazionale per promuovere le vaccinazioni
Per sensibilizzare il pubblico ma anche gli stessi medici e operatori sanitari, le quattro società scientifiche italiane hanno presentato un Documento nazionale che contiene raccomandazioni ed evidenze scientifiche sulle strategie di vaccinazione nelle malattie respiratorie, con un particolare focus sui malati cronici. Il Documento, pubblicato anche sull’autorevole rivista Respiration, sottolinea che i programmi vaccinali vanno considerati la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali, risultando addirittura un autentico strumento salvavita per i pazienti fragili, poiché ne proteggono e stabilizzano la funzione polmonare.
Vaccinarsi per la propria vita e come atto di responsabilità collettiva
“Il management del paziente respiratorio cronico deve essere strutturato con un approccio globale, di tipo ‘olistico’, che consideri oltre al trattamento delle riacutizzazioni e alla stabilizzazione della malattia, la strategia vaccinale come elemento fondamentale di un unico percorso di prevenzione e cura”, ha affermato durante la presentazione del Documento nazionale il professor Roberto Parrella, presidente SIMIT e direttore dell’UOC Malattie Infettive ad indirizzo respiratorio, AORN Ospedali dei Colli, “Monaldi-Cotugno-CTO”, Napoli. “È infatti chiaro dalle evidenze scientifiche disponibili che proteggendo questa popolazione dai più comuni e principali patogeni respiratori quali il virus respiratorio sinciziale, i virus influenzali, il SARS-CoV-2, lo Streptococcus pneumoniae, e anche dal virus della varicella-zoster (VZR), è possibile ridurre in maniera significativa le complicanze che tali infezioni possono comportare, diminuire i costi sanitari e migliorare la qualità della vita dei pazienti”.
“Vaccinarsi contro virus come l’influenza, il SARS-CoV-2, l’RSV o contro patogeni come lo pneumococco e il virus della varicella-zoster significa ridurre le riacutizzazioni, prevenire i ricoveri e migliorare la qualità di vita di milioni di persone con patologie respiratorie”, ha fatto eco il professor Luigi Vezzosi, segretario generale SItI, Dirigente Medico UOS Prevenzione delle Malattie Infettive, ATS Val Padana, Cremona. “La vaccinazione, oggi più che mai, non è solo una scelta individuale, ma un atto di responsabilità collettiva e uno strumento chiave per la sostenibilità del nostro sistema sanitario”.
I 5 messaggi-chiave per chi soffre di una malattia respiratoria cronica
In concomitanza con la presentazione del Documento nazionale, pneumologi e infettivologi hanno anche sintetizzato in 5 messaggi-chiavi la strategia per tenere sotto controllo le malattie respiratorie croniche. Eccoli:
1. Vaccinarsi è vita, in particolare per chi è in condizioni di fragilità (bambini, anziani, persone con patologie croniche).
2. No al fumo, che danneggia i polmoni e abbassa le difese immunitarie.
3. No alle fake news: a volte la disinformazione fa più danni di un virus.
4. Proteggersi per proteggere gli altri: vaccinarsi significa avere attenzione per i propri familiari e per la collettività.
5. Vaccinazioni accessibili e gratuite: le categorie a rischio hanno diritto a vaccinarsi gratis.