I sintomi dell’hantavirus Sin Nombre che ha ucciso la moglie di Gene Hackman. Cos’è la febbre del topo

Come si contrae l’infezione che ha stroncato la 65enne Betsy Arakawa. L’infettivologo Rezza: “Alto tasso di letalità”. In Italia c’è? Le cause del contagio e la mappa dei Paesi più colpiti

di PATRIZIA TOSSI
8 marzo 2025
Gene Hackman e la moglie Betsy Arakawa

Gene Hackman e la moglie Betsy Arakawa

Gene Hackman morto per problemi al cuore, una combinazione letale di ipertensione e una grave malattia cardiaca. La moglie Betsy Arakawa, 65 anni, è stata invece stroncata un'infezione da Hantavirus, dovuta al virus Sin Nombre, chiamato anche Febbre del Topo

È una storia che fa riflettere quella che emerge dai dati dell’autopsia sulla coppia trovata senza vita il 26 febbraio nella loro villa di Santa Fe, in New Mexico. Sono tanti i particolari che colpiscono: dal virus contratto dalla moglie all’Alzheimer di Gene Hackman.

L’attore premio Oscar - che aveva 95 anni ed era in una fase avanzata dell’Alzheimer - sarebbe rimasto per una settimana da solo con il cadavere della moglie in casa. Fino a quando il cuore non ha retto ed è deceduto anche lui. I cadaveri sono stati trovati in stanze separate. Ma cos’è il virus letale che ha colpito la moglie? Ecco come si contrae e cosa c’è da sapere sul virus ‘Sin Nombre’, che fa parte della famiglia Hantavirus.

Cos’è il virus Sin Nombre (Hantavirus)

Il virus Sin Nombre è la causa più comune della sindrome polmonare da hantavirus nel Nord America. È stato scoperto nel 1993 a seguito di un focolaio nella regione dei Four Corners, al confine fra Arizona, Colorado e New Mexico.

“L'infezione, acquisita tramite inalazione di aerosol di escrementi di topi, può causare una grave sindrome polmonare, caratterizzata da un alto tasso di letalità, ed è endemica in alcune zone degli Stati Uniti". Lo spiega su Facebook l'infettivologo Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi professore di Igiene all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Come viene trasmesso

Il virus Sin Nombre (famiglia hantavirus) viene trasmesso principalmente dal topo cervo orientale. Gli hantavirus sono presenti in tutto il mondo nei roditori selvatici, che li eliminano per tutta la vita nella saliva, nelle urine e nelle feci. La trasmissione solitamente si verifica fra roditori.

La trasmissione agli umani avviene attraverso l'inalazione di aerosol provenienti dagli escrementi dei roditori o, raramente, attraverso morsi di roditori. La trasmissione interumana può verificarsi con il virus delle Ande. Le infezioni acquisite sia per via naturale che in laboratorio stanno diventando sempre più diffuse.

C’è il vaccino? Ecco cosa fare per proteggersi

"La febbre del topo è un vero e proprio virus zoonotico, nel senso che la trasmissione uomo-uomo è rara – spiegano gli esperti sul sito dell’Ausl di Bologna – per cui l’infezione avviene per contatto diretto con escrementi di topo, per morso di topo o per inalazione di aerosol con materiale infetto. In assenza di un vaccino autorizzato, la prevenzione si basa principalmente sul controllo dei roditori, evitando il contatto con urina, saliva o escrementi di roditori, e sulla pulizia e disinfezione adeguata delle aree contaminate da escrementi di roditori". 

Hantavirus: è grave?

La sindrome polmonare da hantavirus è una malattia virale rara che può danneggiare il cuore, i polmoni e altri organi vitali. Quando il virus entra nel corpo, si diffonde molto velocemente, replicandosi.

L’Hantavirus indebolisce i vasi sanguigni e porta all’accumulo di liquidi negli alveoli, influendo sulla respirazione. La fase più acuta della malattia solitamente avviene dai 4 ai 10 giorni dai primi sintomi e può portare a emorragie interne, liquido nei polmoni e un peso sul petto che rendono difficile respirare. Anche il battito cardiaco risulta accelerato. Se non è trattato per tempo, il virus può essere letale.

I sintomi: come riconoscere l’infezione

Trasmesso principalmente dai roditori, il virus è responsabile di infezioni potenzialmente gravi nell'essere umano. "Dal punto di vista clinico – spiegano dall’Ausl – il virus nell’uomo ha un decorso benigno, con sintomi simil influenzali, febbre alta, mal di testa, nausea e diarrea. Talvolta, però, può causare malattia di maggiore gravità, caratterizzata da coinvolgimento renale con possibile insufficienza ed emorragie, oppure da una sindrome respiratoria con interessamento polmonare, più frequente in America che in Europa”.

L’hantavirus può quindi causare due principali malattie: la prima più diffusa in America, la seconda in Europa e Asia:

  • Sindrome Polmonare da Hantavirus (HPS), la forma più diffusa in America. È caratterizzata da sintomi simili all'influenza. Febbre, dolori muscolari e affaticamento possono evolvere rapidamente e portare a gravi difficoltà respiratorie e insufficienza polmonare.
  • Febbre Emorragica con Sindrome Renale (HFRS), è più comune in Europa e Asia. I sintomi vanno dalla febbre alta ai dolori addominali, danni renali e, nei casi più gravi, perfino emorragie interne.

Dove è presente il virus: in Italia c’è? 

In Europa non è molto frequente, soprattutto è rara nelle regioni del Mediterraneo, dove c’è un solo caso ufficialmente riconosciuto 11 anni fa in Grecia. In Slovenia nel 2021 sono stati accertati oltre 200 infezioni, per questo c’è un’alta soglia di attenzione al confine orientale con l’Italia. Al momento, non non sono noti casi in Italia.