Due nuovi radiofarmaci per rene e prostata

Una sperimentazione per due nuovi radiofarmaci (molecole contenente un atomo radioattivo, usate a scopi diagnostici o terapeutici) per...

di Redazione Salus
18 maggio 2025

Una sperimentazione per due nuovi radiofarmaci (molecole contenente un atomo radioattivo, usate a scopi diagnostici o terapeutici) per migliorare la diagnosi di tumori a reni e prostata: l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano dà il via alla sperimentazione di OncoCAIX, un radiofarmaco utilizzato per la prima volta al mondo e mirato al carcinoma renale a cellule chiare, e di OncoACP3, utilizzato per la prima volta in Italia per il tumore della prostata. Lo studio, interamente lombardo e multicentrico, è coordinato dal professor Arturo Chiti, direttore dell’Unità di Medicina Nucleare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e vede la partecipazione anche dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

"Questa sperimentazione rappresenta un passo importante verso una medicina nucleare sempre più precisa e mirata . – spiega il professor Arturo Chiti – Le due molecole sono infatti progettate per legarsi a bersagli tumorali specifici, migliorando l’accuratezza diagnostica e consentendo una stratificazione più precisa dei pazienti. Ci aspettiamo che queste molecole siano più performanti rispetto a quelle standard, non solo per la precisione diagnostica, ma anche per un eventuale approccio terapeutico. In linea con altre applicazioni cliniche, infatti, è possibile adottare un approccio teranostico, che consente di modificare la radioattività della molecola impiegata per la diagnosi, trasformandola in uno strumento terapeutico. Questo significherebbe non solo una diagnosi migliore, con una migliore caratterizzazione, e una terapia più efficace e personalizzabile, con un impatto diretto importante sulla qualità della vita dei pazienti".

Lo studio è attualmente in fase di arruolamento.