Caldo infernale, gli igienisti: “Proteggere gli anziani”. I medici di famiglia: “Stanno male anche i giovani e chi resta in città”

Impennata di richieste negli ambulatori di base: +40% di visite. Febbre, ustioni da weeend e stati di ansia dovuti alle ondate di calore: ecco la situazione in Italia

di Redazione Salus
3 luglio 2025
Caldo infernale, gli igienisti: “Proteggere gli anziani”. I medici di famiglia: “Stanno male anche i giovani e chi resta in città”

Il caldo è un problema serio per la salute, mai sottovalutarlo. Dopo lo stop al lavoro sotto il sole a picco – con le ordinanze regionale che si spera siano fatte rispettare con controlli a tappeto – l’attenzione va rivolta anche agli anziani e i malati cronici, soprattutto se vivono in solitudine. A lanciare l’appello è la ‘Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica’ (Siti).

In un periodo caratterizzato da intense ondate di calore che stanno colpendo l'Italia – con livelli di allerta elevati in numerose città e, purtroppo, diversi decessi correlati – gli igienisti richiamano l'attenzione sull'importanza di adottare misure di prevenzione efficaci, sia individuali che collettive.

"L’attenzione va riservata alle persone che vivono da sole: spesso si tratta di soggetti anziani o fragili, che limitano le uscite e i contatti sociali proprio nei periodi più critici, esponendosi inconsapevolmente a un maggiore rischio di disidratazione, isolamento e ritardo nell'attivazione di eventuali soccorsi. Per questo – sottolinea il presidente degli igienisti, Enrico Di Rosa – è fondamentale promuovere reti di vicinato e sorveglianza sociale, anche attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini, del volontariato e dei servizi territoriali”. 

RAVENNA 3/07/2025. METEO - CALDO RECORD
Caldo record in tutte le città

Ondate di calore

Le ondate di calore non sono una novità, ricorda la Siti. A partire dal tragico evento del 2003 – che causò oltre 20mila decessi in Europa di cui circa 4mila in Italia – la sanità pubblica ha posto crescente attenzione a questo fenomeno. Da allora sono stati sviluppati strumenti di sorveglianza e allerta sempre più strutturati per prevenire gli effetti sanitari del caldo estremo, oggi amplificato dal cambiamento climatico che incide sulla salute.

Piano caldo 2025

Il Ministero della Salute, in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità e i Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, ha istituito i Piani di prevenzione e i sistemi di allerta caldo, attivi nelle principali aree urbane del Paese. Il Piano caldo 2025 ne rappresenta l'attuale declinazione, prevedendo: l'elaborazione quotidiana di bollettini cittadini, la trasmissione alle autorità sanitarie locali per l'attivazione tempestiva di interventi mirati e la pubblicazione sul portale del ministero della Salute per informare la popolazione.

La morsa del caldo è sempre più forte, con il pericolo di conseguenze per la salute. Il rischio è più alto per chi soffre di patologie gravi,  come i cardiopatici e i malati cronici, e le donne in gravidanza, ma le ondate di calore - qui il bollettino aggiornato del Ministero della Salute - possono creare problemi anche i bambini. A mettere in guardia dai potenziali rischi per la salute dei più piccoli, soprattutto nei primi anni di vita, sono i pediatri. 

I bambini hanno una ridotta capacità di termoregolazione e un maggior rischio di disidratazione rispetto agli adulti. Per questo la Società  italiana di pediatria (Sip) ricorda alle famiglie alcune semplici, ma fondamentali regole per proteggere i bambini dalle temperature elevate. "In presenza di caldo intenso, anche un'esposizione breve e non protetta può provocare disidratazione o colpo di calore nei bambini, specie nei primi anni di vita. È quindi fondamentale prestare attenzione, adottando semplici misure di buon senso per vivere l'estate in serenità e sicurezza", dice il presidente Sip, Rino Agostiniani.

Superlavoro per i medici di famiglia: +40% di visite

Aumentano le richieste di aiuto agli ospedali e ai medici di famiglia. “Nei nostri ambulatori la situazione è rovente, sotto tutti i punti di vista. Con l'ondata di calore, che ormai va avanti da 9 giorni, registriamo un aumento degli accessi del 40%. E non si tratta solo di anziani che devono rivedere la terapia, ma assistiamo anche giovani per ipotensione, ustioni da weekend al mare, malattie virali come il Covid e il norovirus, quest'ultimo preso magari in piscina". Così Pier Luigi Bartoletti, vice segretario nazionale vicario della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia).

A preoccupare di più Bartoletti sono gli over 65: "Spesso hanno comorbidità e assumono per questo diversi farmaci che possono causare problemi ai reni. Nonostante questo, bevono poco, ma così i reni lavorano peggio. Negli ambulatori accedono per aggiustare la terapia per l'ipertensione, prendono infatti diuretici".

Ma con 7-8 gradi in più sopra la media stagionale "vediamo di tutto: giovani che nel weekend si sono 'cotti' al sole e arrivano il lunedì con la pelle ustionata, piuttosto che con la diarrea causata dal norovirus preso magari in piscina perché il virus resiste anche a una temperatura di 60 gradi". "Lavoriamo come nel mese di marzo. Nonostante in molti siano già andati in vacanza, chi resta in città ha febbre, malattie virali e presenta forti stati di ansia dovuti dal caldo", conclude il medico.

Approfondisci:

Estate in gravidanza: come affrontare il caldo estivo in sicurezza. I 5 consigli delle ostetriche

Estate in gravidanza: come affrontare il caldo estivo in sicurezza. I 5 consigli delle ostetriche