«Basta essere pazienti»: campagna per i diritti di tutti i malati ’rari’

L’iniziativa è promossa dall’osservatorio OMaR in occasione della Giornata Mondiale il 29 febbraio

di Redazione Salus
20 febbraio 2024

Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti dire che “basta essere pazienti”. Chi ha una malattia o un tumore raro questa frase l’ha sentita ripetere con una frequenza superiore alla media, ma spesso non ha un tempo sufficiente per poter attendere ancora. Per questo “Basta essere pazienti – Persone rare, diritti universali” è stato scelto come claim della campagna di sensibilizzazione ideata da OMaR – Osservatorio Malattie Rare in occasione della Giornata Mondiale Malattie Rare 2024. L’iniziativa proseguirà fino al 29 febbraio, data ufficiale della Giornata Mondiale. La campagna si articola in diverse attività: un convegno, l’elaborazione condivisa di una petizione che mira a divenire una mozione parlamentare, e una campagna social condotta attraverso 4 video-testimonianze.

 

I protagonisti – Veronica, Alessandro, Roberta e Gabriella – sono volti e storie reali che raccontano la vita quotidiana, gli ostacoli, le sfide e i desideri comuni e legittimi di persone troppo spesso costrette nelle etichette di “malato” e “paziente”. «Il claim scelto per la nostra campagna ha volutamente molteplici sfaccettature – ha spiegato Ilaria Ciancaleoni Bartoli, Direttore di OMaR – Osservatorio Malattie Rare –: ‘Basta essere pazienti’ è la consapevolezza di dover attendere che i tempi della ricerca facciano il loro corso, essere consapevoli delle specifiche difficoltà legate alla propria patologia, ma significa anche non chiudere gli occhi davanti a tutti quei diritti sanciti dalle norme ma difficilmente esigibili in maniera uniforme. Significa non voler più attendere la rimozione delle barriere, materiali o culturali. Questa campagna è un invito ad un impegno collettivo nel creare una società inclusiva che rispetti e valorizzi l’individualità di ciascuno».

 

Esistono infatti anche ostacoli di natura diversa: «Materiali, come le barriere architettoniche, che comportano una limitata accessibilità ai mezzi di trasporto, o la mancanza di indicazioni visive e sonore per le persone con disabilità sensoriali per citare dei casi – ha commentato Vittorio Vivenzio, Presidente Associazione Malati di Ipertensione Polmonare – Alleanza Malattie Rare – ma soprattutto barriere di tipo culturale e psicologico: bisogna promuovere un cambio di mentalità per riconoscere l’unicità e sfidare i pregiudizi» «Sono anni ormai che aspettiamo il riconoscimento pieno ed inclusivo dei diritti delle persone con malattia rara. È importante provvedere quanto prima a rendere effettivo il Fondo di Solidarietà previsto dal Testo Unico Malattie Rare e velocizzare il processo di modifica ed implementazione della normativa sulla disabilità e sulla riforma INPS», ha ricordato Maria Pia Sozio, Presidente Associazione Malattia Rara Sclerodermia ed altre Malattie Rare “Elisabetta GIUFFRE’” – Alleanza Malattie Rare.